(Adnkronos) – Dietro la guerra in Ucraina c’è in realtà uno scontro tra Mosca e la Nato, con l’Occidente che vuole “cancellare” la Russia. A ribadirlo è il segretario del Consiglio di sicurezza russo, Nikolai Patrushev, tra le personalità più vicine a Vladimir Putin. “Gli eventi in Ucraina – ha detto, parlando con il giornale Argumenti i Fakti – non sono uno scontro tra Mosca e Kiev, questo è un confronto militare tra la Russia e la Nato, soprattutto con gli Stati Uniti e il Regno Unito”.
Secondo la tesi di Patrushev, “i piani dell’Occidente sono quelli di continuare a dividere la Russia ed alla fine di cancellarla dalla mappa politica del mondo”. “Di fronte alle minacce militari emergenti, è importante per noi avere forze armate e servizi speciali tali da impedire agli avversari della Russia anche solo di pensare di poterci combattere”, ha concluso.
Anche il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov concorda con quanto sostenuto da Patrushev. “Indirettamente, la Nato e gli Stati Uniti sono certamente coinvolti in questo conflitto – ha detto Peskov – Di fatto, sono già diventati una parte indiretta di questo conflitto, pompando l’Ucraina con armi, tecnologia, informazioni di intelligence. Pertanto, il loro coinvolgimento in questo conflitto è ovvio”.
Peskov ha poi definito la reazione di Kiev alla tregua per il Natale ortodosso lo scorso fine settimana “cinica e inspiegabile”. “In effetti, abbiamo riscontrato una reazione completamente incomprensibile e inspiegabile, una reazione piuttosto cinica da parte di Kiev, così come da parte di molti leader occidentali – ha detto Peskov – Ripeto: cinica e inspiegabile”. Poi il portavoce del Cremlino ha sottolineato che il cessate il fuoco deciso da Mosca aveva un obiettivo “puramente umanitario: se questa tregua ha aiutato anche una sola persona allora ha ottenuto un risultato”.
Sul fronte militare, intanto, il generale Alexander Lapin è stato nominato nuovo capo di Stato maggiore delle forze di terra russe.