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Ucraina, maggioranza al lavoro su risoluzione in vista Draghi alle Camere

(Adnkronos) - Oggi prima riunione maggioranza-governo in vista della risoluzione per il passaggio del premier Mario Draghi in aula il 21 e 22 giugno sul Consiglio europeo. Un primo confronto sulla base dell'ordine del giorno del Consiglio (che è stato recapitato proprio oggi) e quindi un 'giro di tavolo' sul punto di vista delle varie…

(Adnkronos) – Oggi prima riunione maggioranza-governo in vista della risoluzione per il passaggio del premier Mario Draghi in aula il 21 e 22 giugno sul Consiglio europeo. Un primo confronto sulla base dell’ordine del giorno del Consiglio (che è stato recapitato proprio oggi) e quindi un ‘giro di tavolo’ sul punto di vista delle varie forze politiche. “Clima buono, c’è la volontà di arrivare a una soluzione condivisa”, riferisce all’Adnkronos chi ha partecipato alla riunione.  

Insomma, nessuno smarcamento. Né da Lega né dai 5 Stelle reduci oggi da un duro intervento del ministro pentastellato degli Esteri, Luigi Di Maio, che ha ‘ammonito’ i suoi a non ‘disallinearsi’ rispetto all’asse delle alleanze storiche del nostro paese. “Non credo sia opportuno mettere nella risoluzione che impegna il presidente del Consiglio ad andare in Consiglio Ue -ha detto Di Maio- delle frasi o dei contenuti che ci disallineano di fatto dalle nostre alleanze storiche perché l’Italia non è un paese neutrale, è un Paese che è dentro alleanze storiche da tanto tempo grazie ai nostri padri fondatori”.  

Domani è prevista un’altra riunione maggioranza-governo in cui, si spiega, “partiremo intanto dalle cose su cui c’è unità di vedute. I punti più delicati li affronteremo dopo per arrivare lunedì a mettere a punto il testo”. Alla luce del viaggio oggi a Kiev del premier Draghi con Emanuel Macron e Olaf Scholz, la cornice entro cui dovrebbe muoversi la risoluzione di maggioranza sarà quella di ribadire la centralità del ruolo dell’Europa e la volontà di rispettare gli impegni europei. Ed inoltre, confermando la difesa dell’Ucraina, marcare il passaggio verso una fase di rilancio dell’azione diplomatica mirata, innanzitutto, al cessate il fuoco. “Descalation militare ed escalation diplomatica”, si sintetizza. 

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