(Adnkronos) – L’ordine di scuderia arrivato da Arcore sul caso Zelensky è abbassare i toni, non alimentare nuove polemiche su un tema delicato, che coinvolge in pieno il governo italiano. Silvio Berlusconi, raccontano, preferisce stare in silenzio. Al suo posto, questa è linea, parlano i suoi fedelissimi, come il capogruppo Alessandro Cattaneo e il sottosegretario alla Difesa Matteo Perego di Cremnago che oggi sono andati in tv a ribadire che Forza Italia con i fatti ha sempre dimostrato il suo sostegno a Kiev, a cominciare dal voto favorevole all’invio di armi, anche nell’ultimo decreto, il sesto in ordine di tempo.
Ieri sera si parlava di una nota di replica del Cav alla ‘stoccata’ del presidente ucraino, poi annullata. E la scelta di non rispondere è rimasta anche oggi. Nessun commento ufficiale da parte dell’ex premier, nessun post su social, nessuna intervista. Meglio far decantare la situazione, evitare ulteriori fibrillazioni, a maggior ragione per il fatto che oggi sui giornali la visita di Meloni in Ucraina sembra quasi passare in secondo piano rispetto al clamore suscitato dalle frasi di Zelensky contro il leader azzurro.
“Noi vogliamo abbassare i toni, nessuno vuol fare polemica su parole che abbiamo già spiegato e che sono state in pare equivocate”, sottolinea Cattaneo a ‘Tagadà’ su La7. ”Da parte di Forza Italia non è mai mancata la ferma condanna del conflitto in Ucraina, né il sostegno fuori e dentro il Parlamento a Kiev”, dice all’Adnkronos Perego di Cremnago, che per due volte è stato in Ucraina a portare aiuti umanitari e la sua testimonianza di impegno per la pace.
”Dall’inizio del conflitto io stesso – racconta il responsabile del Dipartimento Difesa del partito forzista – sono stato già due volte in Ucraina, la prima per potare aiuti umanitari, la seconda nell’ambito di una missione parlamentare”. Non solo, ricorda, ”come rappresentante del governo poi ho portato in Aula il dl Ucraina che estendeva al 2023 la possibilità di inviare aiuti, mezzi, materiale ed equipaggiamenti a Kiev”.
Ora, però, bisogna concentrarsi sulla processo di pace. ”L’Italia, insieme all’Europa e agli Stati Uniti deve essere protagonista di un percorso che porti quanto prima alla cessazione delle ostilità e a una pace duratura”, rimarca Perego che non si sbilancia sullo ‘schiaffo’ di Zelensky, visto il suo ruolo di sottosegretario.
Non si trattiene, invece, il deputato Fabrizio Sala, che in diretta televisiva si concede una battuta: ”Più che dare una stoccata, direi che il presidente Zelensky ha preso una stecca… La lungimiranza in politica estera del presidente Berlusconi è sotto agli occhi di tutti”. Anche la Lega resta a bocca chiusa. Tace Matteo Salvini, in silenzio pure i suoi.