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Ucraina, Berlusconi: “Occidente compatto di fronte ad aggressione Russia”

(Adnkronos) - "Tutti noi seguiamo, con dolore e angoscia, l'evolversi della crisi ucraina, il riproporsi, nel cuore dell'Europa, di tragedie che speravamo consegnate al passato. Di fronte a una palese aggressione da parte russa nei confronti di un Paese neutrale, l'Europa e l'Occidente hanno saputo reagire in modo equilibrato e soprattutto unitario". Così il leader…

(Adnkronos) – “Tutti noi seguiamo, con dolore e angoscia, l’evolversi della crisi ucraina, il riproporsi, nel cuore dell’Europa, di tragedie che speravamo consegnate al passato. Di fronte a una palese aggressione da parte russa nei confronti di un Paese neutrale, l’Europa e l’Occidente hanno saputo reagire in modo equilibrato e soprattutto unitario”. Così il leader Fi Silvio Berlusconi in un video sui suoi canali social. “Da questo punto di vista, la Russia oggi ha di fronte un Occidente molto più unito e più determinato del passato. Le cose però cambiano se consideriamo lo scenario globale del pianeta – ha continuato il Cavaliere – La risposta dell’Occidente è stata compatta, ma cosa intendiamo come Occidente? Gli Stati Uniti, l’Europa, alcuni Paesi del Pacifico come l’Australia e il Giappone. Pochissimo altro. Ancora una volta rimpiango che i miei tentativi di avvicinare la Russia all’Unione Europea e all’Alleanza Atlantica non abbiano avuto seguito per l’opposizione di alcuni Paesi europei. Se questi tentativi si fossero realizzati, oggi lo scenario europeo e mondiale sarebbe molto diverso”.  

“C’è un dato sul quale riflettere – ha aggiunto Berlusconi – la democrazia liberale, che noi diamo per scontata, è un sistema che riguarda – secondo recenti stime – solo un miliardo e quattrocento milioni di persone, meno di un quarto della popolazione terrestre. I più grandi Paesi del mondo, la Cina, l’India, la Russia e decine di altre nazioni asiatiche, africane e dell’America latina, oggi non sono con l’Occidente. Sempre piu’ Paesi dell’Africa sono sotto l’influenza cinese. Addirittura, negli ambienti giornalistici internazionali si parla addirittura di continente sino-africano”.  

“Davvero, dopo la fine della guerra fredda noi ci eravamo cullati nel sogno che la democrazia potesse diventare universale. La realtà invece è che 6 miliardi e 400 milioni di cittadini del mondo vivono in paesi che sono totalitarismi, dittature e autocrazie. Certo – ha detto ancora l’ex premier – per quanto ci riguarda dobbiamo essere orgogliosi di aver realizzato il sistema politico, civile e sociale piu’ libero e piu’ democratico della storia, il modello che ha assicurato il maggiore benessere, con il più alto grado di protezione sociale l’accesso ad un’alimentazione adeguata, a cure mediche ottimali e all’istruzione per tutti. Ma la situazione mondiale è tale da farci temere che l’Europa possa correre un grande rischio”.  

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