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Trani, l’allarme di Don Ciotti è chiaro: «Ora il crimine è normalizzato»

Tantissima la gente comune, soprattutto giovani, hanno accolto a Trani il presidente di Libera Don Luigi Ciotti simbolo della lotta alla mafia che attraversa l’Italia con uno scopo ben preciso: fornire ai giovani le giuste chiavi di lettura per interpretare le difficoltà vissute quotidianamente dagli adolescenti durante il loro confronto con il mondo.«I ragazzi –…

Tantissima la gente comune, soprattutto giovani, hanno accolto a Trani il presidente di Libera Don Luigi Ciotti simbolo della lotta alla mafia che attraversa l’Italia con uno scopo ben preciso: fornire ai giovani le giuste chiavi di lettura per interpretare le difficoltà vissute quotidianamente dagli adolescenti durante il loro confronto con il mondo.
«I ragazzi – ha spiegato durante l’incontro Don Ciotti – quando trovano dei punti di riferimento veri coerenti e credibili si infiammano, si danno da fare e si mettono in gioco. Tocca a noi inondare i territori di progetti, proposte, spazi e opportunità. E allora siamo qui per riflettere insieme».

Ad accogliere il presidente di Libera sono stati proprio gli studenti della Provincia Bat, giunti a Trani per l’evento intitolato “La Strada che conviene”. Presente anche una nutrita delegazione del Presidio Libera di Andria, con il suo referente Michele Caldarola.
L’omertà è stato sicuramente uno dei temi più caldi trattati durante l’incontro con gli studenti. Giovani troppo spesso smarriti e demoralizzati, che per questo motivo possono essere ancora più facilmente preda della criminalità organizzata.
Primo passo per contrastare il fenomeno: la consapevolezza dei problemi.

«Si è passati dal crimine organizzato mafioso – ha spiegato Don Ciotti – al crimine normalizzato», riferendosi alla percezione del fenomeno e alla convivenza della popolazione con lo stesso, parlando anche di omertà. All’incontro, organizzato dai Presidi di Libera delle tre città capoluogo di provincia nel salone della parrocchia San Magno, oltre agli studenti hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni, delle forze dell’ordine e del mondo dell’associazionismo. Presente il procuratore del Tribunale di Trani Renato Nitti che ha parlato di diverse forme di omertà, da quella del cittadino che ha paura di contrastare e denunciare il fenomeno mafioso a chi opera il cosiddetto negazionismo, così come chi afferma che sul territorio non esiste questo fenomeno.

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