Greta, nome di fantasia, è una donatrice di sangue. Si reca abitualmente, ogni sei mesi, presso l’unità di raccolta fissa a Trani per donare. Dona da quando ha diciotto anni, figlia di donatori di sangue. È cresciuta con la consapevolezza che donare sangue sia un vero gesto di solidarietà. Per questo crede nell’importanza della donazione.
Ha scritto in redazione denunciando un episodio in cui è stata coinvolta in prima persona. «Conosco bene l’ambiente dell’unità di raccolta fissa di Trani, un’equipe eccezionale che si presta sempre ad accogliere i donatori con la massima cordialità e disponibilità. Uno dei requisiti fondamentali per donare sangue è essere in buona salute e salvaguardare in primis la salute del donatore. Questa volta però le cose sono andate diversamente. La scorsa settimana sono andata a donare. E, appena varcato l’ingresso dell’unità di raccolta fissa, sono stata accolta da goccioloni d’acqua. È vero che era una di quelle giornate piovose, ma non mi aspettavo che “piovesse” anche all’interno. L’acqua caduta è finita sulla mia fronte. Infastidita da questo, in modo del tutto naturale e spontaneo, ho alzato il capo e ho subito notato delle tubazioni a vista. Infatti, proprio in mia corrispondenza, mancava un pannello in cartongesso del controsoffitto (nella foto), quasi sicuramente aveva ceduto a causa dell’infiltrazione. Ho segnalato subito l’accaduto al personale sanitario in servizio che mi ha assicurato di aver provveduto alla segnalazione in direzione. Una situazione davvero paradossale in un luogo che dovrebbe garantire la massima sicurezza a chi si reca per far del bene. Segnalo, perché credo che non c’è più tempo d’aspettare, soprattutto dopo aver appreso che è trascorso quasi un anno dall’inizio di questa situazione. E quindi il dubbio sorge spontaneo. E se dovesse cedere anche un altro pannello del controsoffitto? E se cedesse proprio mentre stazionano i donatori all’ingresso? Perché la direzione ancora non ha provveduto a mettere in sicurezza il luogo? Denuncio affinché ci sia un intervento tempestivo, anche in considerazione delle copiose piogge di questi giorni».
Sulla questione è intervenuta anche l’Avis Trani. «Siamo a conoscenza della situazione e siamo fiduciosi nella direzione. Certamente sarà ripristinato in tempi brevi, perché l’attenzione verso i donatori di sangue e la cura degli ambienti, sono priorità del sistema nazionale sanitario. Ci dispiace che la donatrice sia stata accolta da dei goccioloni d’acqua e abbia denunciato il tutto pubblicamente. Ma intanto la cosa più importante è che nessuno si sia fatto male».