Infuria la polemica per l’aumento del costo del parcheggio di Torre Guaceto. Dal 23 giugno, infatti, il prezzo del ticket è indistintamente di 8 euro, sia per le auto che per le moto, che si fruisca o meno del trenino che conduce dal parcheggio alla spiaggia di Punta Penna Grossa. Lo scorso anno si registrò già un ritocco verso l’alto: per le auto il costo del park and ride fu rideterminato in 6 euro (senza trenino, invece, 4 euro). Per le moto il prezzo era di 2 euro, più altri 2 euro se si optava per il trenino.
L’incremento ha fatto infuriare gli autoctoni, che contestano l’esosità della cifra, la quale costringe molti a centellinare le visite a Torre Guaceto. A meno che non si raggiunga da Brindisi la riserva naturale attraverso il bus della Stp, che presto sarà messo a disposizione. In quel caso ci sarà da sostenere soltanto il costo del biglietto del bus (lo scorso anno fissato a 2,20 euro per andata e ritorno).
A sottolineare questa opportunità è il presidente del consorzio di Torre Guaceto, Rocky Malatesta, che in un commento su Facebook ha replicato punto per punto alle critiche mosse da decine di cittadini. «Da Brindisi, tra qualche giorno, parte un servizio della Stp – dichiara il presidente – che collegherà in venti minuti il centro della città con il parcheggio di Torre Guaceto, scelta che noi suggeriamo fortemente per residenti brindisini e turisti, che una volta arrivati da noi potranno usufruire del trenino gratis».
Rispetto alle ragioni che hanno suggerito al consorzio di ritoccare il prezzo del parcheggio, Malatesta spiega che, dal momento che «il gasolio è aumentato quasi del 20%, il gestore dei trenini, vincitore dell’avviso pubblico, ha richiesto un aumento rispetto allo scorso anno: da questa novità, la necessità di aumentare di due euro quest’anno». Oltre a ciò, il presidente ha fatto riferimento alla circostanza che «lo scorso anno, per garantire un servizio adeguato, decidemmo di noleggiare due trenini, quasi raddoppiando così i costi di bilancio al parcheggio». Ebbene, «a causa di tante giornate di maestrale e brutto tempo, ci siamo trovati a fine stagione con un bassissimo utile di esercizio (che per statuto viene reinvestito in attività pro riserva). Siamo un ente pubblico e non possiamo rischiare passività».
Ma c’è un altro aspetto che sta indispettendo i fruitori della riserva, ossia la scarsa pulizia degli arenili riscontrata fino ad ora. «Anche i media locali – chiosa Malatesta – hanno riportato la straordinaria invasione di detriti provenienti dall’alluvione dell’Emilia Romagna che ha interessato tutte le nostre spiagge. Abbiamo fatto lavori eccezionali per ripulire le spiagge, che dopo pochi giorni venivano nuovamente intasate. Attualmente tutto è risolto. Proprio questa mattina, con i volontari del progetto “Io sono Torre Guaceto” e con i nostri operatori, andremo in zona Apani a terminare la pulizia».