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Timmermans a Taranto. Blitz degli agricoltori: «Ue svegliati! Stop a normative ideologiche» – FOTO

“Niente Europa senza agricoltura, no al cibo da laboratorio”, “Timmermans scendi dal pero!”, “Timmermans think different!”, “Ue svegliati! la Xylella ti invade”, “Stop ai cibi stranieri inquinati, regole uguali per tutti”. È il tono di alcuni degli striscioni e cartelli esposti dagli agricoltori a Taranto, dinanzi al teatro comunale Fusco dove è atteso Frans Timmermans,…

“Niente Europa senza agricoltura, no al cibo da laboratorio”, “Timmermans scendi dal pero!”, “Timmermans think different!”, “Ue svegliati! la Xylella ti invade”, “Stop ai cibi stranieri inquinati, regole uguali per tutti”. È il tono di alcuni degli striscioni e cartelli esposti dagli agricoltori a Taranto, dinanzi al teatro comunale Fusco dove è atteso Frans Timmermans, il vicepresidente esecutivo della Commissione europea con delega all’azione per il clima e il Green deal.

Centinaia di agricoltori provenienti partecipano al blitz della Coldiretti contro «le follie dell’Unione europea tra normative ideologiche e follie senza freni che rischiano di stravolgere per sempre lo stile alimentare della dieta mediterranea e dell’agricoltura tricolore», come denuncia l’organizzazione.

Gli agricoltori protestano contro le riforme che andrebbero a impattare contro gli allevamenti: “L’allevamento non fa inquinamento”, si legge su alcuni cartelli. Altri recitano: “No consumo di suolo, i pannelli mettiamoli sui tetti”, “Direttiva emissioni=stalle chiuse”, “No alla direttiva ammazza stalle”. E poi ancora la pesca: “No alla distruzione della pesca europea”. E il cibo sintetico: “Il nutriscore inganna i consumatori”, “Ue senza carne e formaggi apre le porte al cibo da laboratorio”, “Timmermans non ti è rimasto nulla di socialista”.

Sotto accusa, spiega la Coldiretti Puglia, sono «“le follie a tavola dell’Ue”, con gli effetti sull’agricoltura degli orientamenti comunitari, dalle frontiere colabrodo che hanno fatto entrare in Puglia la Xylella alle indicazioni allarmistiche sul vino, dalle etichette a semaforo che bocciano le eccellenze tricolori a partire dall’olio extravergine pugliese al divieto della pesca a strascico, dalla direttiva ammazza stalle al via libera a larve e grilli nel piatto. Tutte scelte che colpiscono l’agricoltura e l’allevamento tradizionale ed aprono le porte alla messa in commercio di carne, pesce e latte di laboratorio».

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