SALINA (MESSINA) (ITALPRESS) – E’ la più innovativa Carta Vini del Mondo del 2022, secondo la rivista The World of Fine Wine. Stiamo parlando della carta vini della Tenuta Capofaro, una delle cinque Tenute della famiglia Tasca d’Almerita. Le carte di vini di successo, sostiene la testata, dimostrano non solo una profonda competenza di settore, ma anche l’esperienza e la passione dei loro creatori. Il prestigioso riconoscimento è attribuito in seguito a una rigorosa selezione effettuata da una giuria internazionale – composta da sommelier campioni del mondo, maestri sommelier, maestri del vino e scrittori di vino altamente qualificati – che premia le carte con una selezione insolita di vini o una personalità particolare che li modella. “L’importanza della geografia del vino è il messaggio di questa carta. Ciò che rende magico il vino, secondo noi, è la sua capacità di descrivere il luogo di provenienza; i vini che ci piacciono ed emozionano sono quelli capaci di esprimere il loro senso geografico. La carta dei vini sviluppata da Giulio Bruni è un Atlante vinicolo che dà risalto alla connotazione geografica, inserendo il vino tra paralleli e meridiani ” – dice Alberto Tasca, ottava generazione della famiglia Tasca d’Almerita, alla guida dell’azienda “Quando nel 2001 siamo sbarcati a Capofaro per costruire il nostro progetto di ospitalità, siamo partiti proprio dalla vigna, dalla volontà di valorizzare le varietà maggiormente vocate dei territori. Questo premio oggi riconosce quel lavoro, volto a farci essere punto di contatto tra vino e luogo”. “Sono felice che ancora una volta la Sicilia sia nell’olimpo del vino mondiale”. Capofaro nasce dall’amore per la vigna e per il mare della famiglia Tasca d’Almerita, una scenografica tenuta sull’isola di Salina pensata per gli amici, gli ospiti e tutti i viaggiatori di gusto, nel segno della migliore ospitalità mediterranea. Pochi luoghi nel Mediterraneo hanno il fascino eterno di questo lembo di terra, disegnato dai filari delle viti di Malvasia digradanti verso il mare e arroccato su una falesia che guarda un orizzonte cobalto, in cui campeggiano le sagome di Stromboli e Panarea. Capofaro – membro del circuito Relais&Chateaux – ha creato un “sentire” che va ben oltre la struttura di Resort o Hotel isolano: è un luogo dell’anima e una wine destination unica, al centro del Mediterraneo. Forse, la più spettacolare di tutte. “Dopo anni di collaborazioni per la stesura di alcune carte dei vini, arrivato in Sicilia, il Mediterraneo mi ha subito chiarito che quegli schemi un pò rigidi con cui erano state sempre pensate le carte dei vini – con la classica distinzione tra bianco/rosso/spumanti – non mi appartenevano più” – dice il giovane Giulio Bruni, sommelier di Tasca d’Almerita e responsabile della Tenuta Capofaro – ”
“Avevamo bisogno di ritornare sul concetto di Geografia del vino, quella introdotta da Jacky Rigaux con il suo trattato sulla Degustazione Geo-Sensoriale. Questa carta è un piccolo Atlante enografico, frutto del bisogno di trasferire i valori del luogo in cui il vino nasce; una selezione di produttori che, in linea con i nostri valori, rispettano l’identità del territorio in cui operano. A Capofaro la natura è sovrana, in tutti i suoi elementi, e Tasca d’Almerita è sua attenta custode. Le vigne a picco sul mare cristallino, gli orti e i prati sparsi in angoli ombreggiati, le piccole dimore bianche che si fondono col paesaggio eoliano: prim’ancora che un angolo di paradiso, Capofaro è un ecosistema armonico. E’ qui che la Vigna Anfiteatro di Capofaro, una conca verdeggiante e spettacolare posta nel cuore della tenuta, fa da sfondo naturale a uno dei più emozionanti Wine Bar del Mediterraneo e, di certo, il più ambito delle Eolie.
(ITALPRESS).
– credit photo Tasca d’Almerita –