«È stata dura, l’emorragia può tornare e questo mi fa un po’ paura». Stefano Tacconi, ospite a Verissimo su “Canale 5”, racconta il suo percorso dopo l’emorragia cerebrale che lo ha colpito ad aprile 2022. Il ricovero, l’operazione, la lunga riabilitazione.
«Non ricordo niente dei primi momenti. La riabilitazione è stata molto dura, pur essendo stato un atleta. Erano 25 anni che non entravo in palestra. Ho dovuto imparare di nuovo a parlare, a camminare. La mia famiglia mi è stata molto vicina. Poi sono stato a San Giovanni Rotondo e mi sono state dietro tante persone brave. Ho lavorato tantissimo», dice l’ex portiere della Juventus e della Nazionale azzurra, 66 anni, per la prima volta in tv dopo la lunga riabilitazione.
«Ora mi dicono tutti che devono stare attento, l’emorragia può tornare e questo mi fa un po’ paura. Ma la mia famiglia, che mi è stata molto vicina, mi segue costantemente», dice Tacconi nell’intervista a Silvia Toffanin nel programma di Canale 5. Poi scherza: «Non mi fanno toccare il vino e non mi fanno fumare. Se ci provo mi danno delle sberle e io gli dico di stare attenti alle vene della mia testa».
Il figlio Andrea ricorda: «Quella mattina si era svegliato con un mal di testa. Non si sentiva bene, era pallido. Dovevamo andare a Asti per una fiera sulle figurine. Quando siamo scesi dall’auto, è crollato tra le convulsioni. Non respirava, l’ho girato su un fianco e lui ha ricominciato a respirare».