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Spia Russia a Napoli, ambasciata contro Repubblica

(Adnkronos) - "Se vedi gli 007 russi ovunque, forse leggi troppo la Repubblica...". L'ambasciata russa a Roma reagisce con ironia e con una vignetta alle rivelazioni di oggi del quotidiano su una spia russa infiltrata nel comando della Nato di Napoli. La vignetta mostra un uomo seduto su una panchina che si guarda attorno spaventato,…

(Adnkronos) – “Se vedi gli 007 russi ovunque, forse leggi troppo la Repubblica…”. L’ambasciata russa a Roma reagisce con ironia e con una vignetta alle rivelazioni di oggi del quotidiano su una spia russa infiltrata nel comando della Nato di Napoli. La vignetta mostra un uomo seduto su una panchina che si guarda attorno spaventato, con al fianco un uomo con una pistola e un ombrello, mentre dietro si intravvedono altre due presunte spie. E in alto la scritta, “Signor cattivo?”. 

La vignetta con cui l’ambasciata russa risponde alla circostanziata inchiesta di Repubblica, Bellingcat, the Insider e der Spiegel mostra un uomo con il naso da maiale seduto su una panchina accanto a un gatto e con una bottiglia in mano, avvicinato da due persone in impermeabile grigio, uno delle quali con un ombrello e una pistola l’altro con un cappello calato sulla testa, e con alle spalle un gufo dalle sembianze umane appollaiato su un albero. 

REPUBBLICA – “Anziché rispondere alle nostre domande, la scelta dell’ambasciata russa è stata di affidarsi alla propaganda più dozzinale”. La direzione di Repubblica risponde così alla vignetta pubblicata sui suoi canali social dall’ambasciata in Italia, che ironizza sull’inchiesta del quotidiano sulla spia russa infiltrata nel comando Nato di Napoli. 

“L’ambasciata russa in Italia si affida a una lugubre vignetta per ironizzare sulla nostra inchiesta sullo spionaggio del Cremlino in Italia – denuncia la direzione di Repubblica in una nota – Identificando i nostri lettori con un’immagine che somma tutti gli stereotipi più negativi sugli italiani. Sarebbe stato piuttosto preferibile ricevere dall’ambasciatore Razov e dai suoi collaboratori dei commenti alle nostre dettagliate rivelazioni, per rispondere ai legittimi interrogativi sulle attività illegali svolte nel nostro Paese dalla cittadina russa Olga Kolobova, alias Maria Adela Kuhfeldt Rivera, e sul perché Mosca stia dedicando così tante risorse a spiare l’Italia”. 

 

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