(Adnkronos) – A settembre si torna a scuola e tutti in classe, anche gli insegnanti non vaccinati contro il Covid, e per questo sospesi. “Il rientro a scuola per i docenti non vaccinati era già previsto. Non sono preoccupato – dice all’Adnkronos Antonello Giannelli, presidente dell’associazione nazionale presidi – C’è poi il fatto che il numero di docenti non immunizzati è molto basso, sono poche migliaia. Darei più risalto ancora ai milioni di studenti, soprattutto tra i 5 e i 15 anni, non ancora vaccinati. Spero che le famiglie li portino a farsi il vaccino. Mi auguro, a proposito, venga fatta una grande campagna culturale di promozione e sensibilizzazione. In ogni caso, sul Covid dobbiamo essere pronti a un’eventuale nuova ondata e se ci dovesse essere un nuovo forte rischio di contagio potrebbero essere prese nuove misure per contenere la pandemia, come l’obbligo vaccinale per tutti gli insegnanti”.
“Abbiamo visto le indicazioni del ministero della Salute. Non ci sarà bisogno di indossare le mascherine o di tenere il distanziamento. Queste linee guida sono un’interpretazione ottimistica per quanto riguarda l’accesso a scuola da parte del Ministero. Tuttavia, viene anche fatto presente che se peggiorerà l’andamento pandemico le regole potranno cambiare di conseguenza. Questo vale anche per gli insegnanti non vaccinati. In questo momento c’è un ‘liberi tutti’ e non possiamo fare altro che accettare queste decisioni. Ognuno si prenderà la sua responsabilità” dice all’Adnkronos il presidente dell’Associazione Presidi di Roma Mario Rusconi.
“Il rischio – sottolinea Rusconi – è che qualche docente non vaccinato possa venire contagiato da qualche studente, magari asintomatico. Quasi tutti i nostri ragazzi sono vaccinati e chi rischia sono quei pochi insegnanti non ancora immuni. In ogni caso, quando ci sarà il ritorno massiccio in classe a settembre degli studenti – già adesso le scuole sono aperte per gli esami di riparazione – spero che si valuti la situazione attentamente e che ci vengano fornite indicazioni chiare e precise: presidi e insegnanti non possono trasformarsi in virologi”.