La Asl di Bari è stata premiata per il miglior lavoro scientifico sulla riorganizzazione dello Screening mammografico in Italia.
Il riconoscimento della società GISMa è stato assegnato oggi alla dottoressa Alessandra Gaballo, responsabile della Uosvd Screening mammografico e Radiodiagnostica senologico dell’ospedale “Di Venere”, durante il meeting nazionale in corso in questi giorni a Bari, dedicato alle strategie per la prevenzione oncologica in ambito senologico.
Un premio, ha commentato Gaballo, «che dà merito al nuovo modello organizzativo ed operativo del programma di screening della mammella adottato dalla Asl di Bari nel 2022».
Lo scorso anno, infatti, la Asl di Bari ha triplicato il volume di attività rispetto all’anno precedente, inviando 65.454 lettere e raggiungendo il 90 per cento delle donne aventi diritto alla mammografia gratuita nella fascia di età fra i 50 e i 69 anni. Sono state eseguite 28.229 mammografie e 3.069 approfondimenti diagnostici. Grazie alla prevenzione sono state intercettate almeno 500 donne positive per carcinoma.
Novità sono previste per il 2023 a partire dall’«introduzione della tomosintesi, la mammografia 3d in screening e l’eventuale allargamento della fascia di età nella popolazione target», ha aggiunto Gaballo.
La Asl di Bari sta già lavorando a migliorare ancora di più il sistema, attraverso l’integrazione tra il sistema Informativo regionale Screening oncologici e i sistemi informativi in uso da parte dei medici di Medicina generale. In questo modo sarà assicurato l’accesso alla “posizione screening” aggiornata in tempo reale affinché i medici di Medicina svolgano un ruolo attivo come previsto dal Piano regionale della prevenzione 2020-2025.
«Gli obiettivi per il futuro – ha concluso Gaballo – mirano al consolidamento della estensione, alla crescita della adesione, supportati da una maggiore diffusione della campagna di comunicazione oltre ad un auspicato aumento del personale dedicato».