Questa estate aveva detto di soffrire di «Sanremite acuta» e di aver già un brano pronto dallo scorso anno che lo avrebbe presentato ad Amadeus con l’obiettivo di tornare come cantante in gara al Festival di Sanremo perché «Sanremo è la gara», aveva sottolineato Al Bano.
Detto fatto, il leone di Cellino svela che tra il 10 e il 12 novembre terminerà di incidere il suo nuovo brano che spera possa riportarlo in gara per la sedicesima volta sul palco dell’Ariston: «Inizialmente volevo presentarne uno diverso ma questo a mio avviso è una bomba – dice – ora è il momento del top secret. Quello che posso dire è che, come sempre, canterò l’attualità. Il brano in realtà devo ancora inciderlo, la musica è già pronta, manca ancora il testo. Mi piace gareggiare e gareggerò».
Al Bano ricorda i suoi precedenti al Festival. «Quando scelsi “Felicità” – racconta – lo feci perché dopo 10 anni di “lamento canoro”, a volte anche molto interessante, aggiungo, mi sembrava giusto entrare anche nell’ambito della semplicità, mandare il messaggio che puoi trovare nelle piccole cose e che nelle grandi invece non trovi». Al Bano ha partecipato al Festival di Sanremo ben 15 volte, 10 da solista e 5 in coppia con l’ex moglie Romina Power.
Al Bano Carrisi ripercorre la sua vita, dalla sua fuga da Cellino San Marco, suo paese natio, per inseguire la sua passione per il canto nata sin da quando era bambino: «Dal ’61 al ’67 ho contribuito a mantenere la mia famiglia – racconta – ho fatto il cameriere, l’operaio e il manovale ma questo mi ha dato la gioia di rendermi utile per dare più benessere alla mia famiglia. Sono nato a Cellino San Marco ma sono rinato a Milano perché Milano è tutt’altra dimensione di vita. Ringrazio quel ragazzo che ha avuto la voglia di scappare dalle sue radici per crearne altre con la voglia di scegliere il posto dove sentiva di stare bene. Quelli sono stati gli anni del grande sacrifico ma non me ne importava niente, ne avevo già fatti tanti stando a Cellino. Ho sempre amato la Puglia, infatti poi ci sono tornato, ma allora non mi potevo permettere quel lusso, ho dovuto fare tanto per poi dire: “Ora sto bene qui in Puglia”».
Poi arriva il successo «che crea inevitabilmente invidia – spiega Al Bano – Quando mio padre è passato dal mulo a 50 cavalli e un trattore – scherza – un po’ di invidia l’ha suscitata». A Milano Al Bano entra a far parte del Clan di Celentano dopo aver risposto ad un annuncio a da a lì la sua strada è tutta in salita. Due anni dopo firma il suo primo contratto e nel 1967 pubblica il 45 giri “Nel sole” che si rivela un grande successo discografico e lo porta a partecipare al tour italiano dei Rolling Stones.
Durante le riprese del film “Nel sole” conosce Romina Power che diventerà poi sua moglie: «Abbiamo fatto insieme ben otto film, ci siamo innamorati, abbiamo avuto quattro splendidi figli e abbiamo iniziato una collaborazione artistica insieme. Il Motivo? Ero abituato a vedere mia madre e mio padre sempre insieme ed era bella questa unione perciò non me la sentivo di andare in giro per il mondo e lasciare la famiglia a casa. Romina la musicalità ce l’aveva e ce l’ha ancora oggi così le dissi: ‘Incidi questa canzone, “Acqua di mare”. Il brano ottenne un enorme successo e vinse il Festivalbar del 1969».
Al Bano si definisce da sempre “un uomo all’antica”: «La famiglia per me è fondamentale, ho avuto sei meravigliosi figli e sto per diventare nonno per la quarta volta (Romina Jr. partorirà a gennaio, ndr) la famiglia si allarga e questo mi dà una enorme gioia. Dalla famiglia nasce l’altra famiglia che ci circonda», sottolinea il cantante. Quest’anno Al Bano festeggia anche 50 anni di produzione vinicola, altra sua grande passione: «Inizia nel 1973 per una promessa a mio padre, ora siamo nel 2023 e quindi compio 50 anni da vinaiolo».
Il cantante, appena tornato dalla Georgia dove si è esibito in tre concerti anche con Romina Power e la figlia Jasmine, ha iniziato un tour che lo porterà in giro per il mondo: «Sarò a Samarcanda, in Mongolia in Polonia, di nuovo in Georgia, in Spagna e in tanti altri posti ma non mi costa nessuna fatica perché il mio lavoro mi riempie la vita e siamo solo agli inizi», scherza.
Rimpianti? «Non ho tempo per i rimpianti – conclude Al Bano – tutto quello che ho fatto, l’ho fatto per passione e mi è andata anche bene. Il mio motto è sempre stato: “Io sono il problema per i problemi”». (di Alisa Toaff)