Il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, è arrivato in porto a Bari dove partecipa all’evento “L’Italia del sì”. Ad attenderlo, all’ingresso, c’era una delegazione di 40 lavoratori di Uil e Cgil.
I sindacati contestano la precettazione decisa dal ministro in occasione dello sciopero generale.
Domenico Ficco, segretario Cgil Bari, ha detto che «saremmo lieti di incontrarlo e regalargli una copia della Costituzione. Quello che è stato fatto dal ministro è un tentativo di limitare la libertà di manifestare un dissenso nel nostro Paese».
Per Andrea Toma, della Uil, «lo sciopero è un grido di vita e le persone hanno bisogno di recuperare la loro dignità e il loro futuro».
Dal palco, Salvini ha affermato di essere «orgoglioso che oggi 20 milioni di italiani possano muoversi liberamente perché il diritto allo sciopero di una minoranza non può ledere il diritto al lavoro della maggioranza». Il ministro ha sottolineato che «il diritto allo sciopero è sacrosanto, per lavoratrici e lavoratori, e nessuno lo mette né lo metterà in discussione. È altrettanto sacrosanto il diritto al lavoro, allo studio, alla mobilità, per milioni di italiani che hanno diritto di prendere i mezzi pubblici, i treni, gli autobus. Quindi oggi c’è un diritto di sciopero esercitato dalle 9 alle 13 ed è giusto che chi ritiene di aderire abbia aderito».