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Salvini a Lampedusa ospite in villa Berlusconi: “Un leghista al Viminale”

(Adnkronos) - (dall'inviata Elvira Terranova) - Per l'arrivo di Matteo Salvini a Lampedusa la servitù di Villa Due Palme ha fatto gli straordinari. Il leader della Lega trascorrerà la sua due giorni lampedusana ospite proprio nella mega villa acquistata dieci anni fa dall'ex premier Silvio Berlusconi dopo una sua visita sull'isola. Prima tappa del viaggio…

(Adnkronos) – (dall’inviata Elvira Terranova) – Per l’arrivo di Matteo Salvini a Lampedusa la servitù di Villa Due Palme ha fatto gli straordinari. Il leader della Lega trascorrerà la sua due giorni lampedusana ospite proprio nella mega villa acquistata dieci anni fa dall’ex premier Silvio Berlusconi dopo una sua visita sull’isola. Prima tappa del viaggio lampedusano dell’ex ministro dell’Interno Salvini è al Comune, dove incontra il sindaco Filippo Mannino e il vicesindaco, il leghista Attilio Lucia. Qui i tre parlano dei problemi dell’isola, dalla mancanza di un ospedale, alle fognature, ai problemi delle infrastrutture. Poi, Salvini, poco dopo le 16.30 arriva all’hotspot di Contrada Imbriacola, circondato da numerosi poliziotti e carabinieri, dove sono stipati 550 migranti, tra cui donne e bambini. Gli altri 500, presenti fino a ieri, sono stati trasferiti nelle scorse ore sulla terraferma. All’uscita Salvini si ferma con i giornalisti, a cui è vietato l’ingresso nel centro d’accoglienza, e fa sapere che il prossimo ministro dell’Interno “sarà una donna o un uomo della Lega, perché i decreti sicurezza li abbiamo scritti noi”, spiega. E a chi gli chiede se ambisce a tornarci, Salvini allarga le braccia e dice: “Andrò dove mi mandano gli italiani…”. 

Nel frattempo, arrivano alla spicciolata, due barchini intercettati al largo di Lampedusa e accompagnati prima al molo Favaloro, poi all’hotspot di Contrada Imbriacola. “Il ministro Lamorgese vuole nascondere il problema”, dice Salvini che ribadisce: “Quando io ero ministro dell’Interno c’erano molto meno morti e molto meno sbarchi…”. A chi gli chiede chi vincerà le prossime elezioni dice: “Penso che il centrodestra avrà una buona maggioranza sia alla Camera che al Senato e che nel centrodestra la Lega sarà quella che avrà l’affermazione più grande”. Nel caso, “a me l’onore e l’onere di indicare il premier”. E rispondendo a Tajani e Meloni, spiega: “Io ho chiesto che per trasparenza siano indicati prima delle elezioni i nomi dei ministri più importanti, Economia, Esteri, Giustizia”. 

Poi, quando ancora non sono ufficiali le dimissioni di Nello Musumeci da Governatore, perché arriveranno solo in serata, Salvini dice: “Sceglierò presto il nome del candidato Presidente in Sicilia. proprio questa mattina ho fatto una riunione a Catania. Le liste della Lega sono già pronte. Probabilmente, e questa è la cosa bella, non saranno soltanto liste della Lega, ma sotto le nostre bandiere correranno forze ed energie diverse, culture e politiche diverse”. Dopo alcune ore, a margine dell’incontro con i pescatori, quando apprende delle dimissioni di Musumeci, dice: “Noi siamo pronti, anzi prontissimi. Da qui al 25 settembre verrò spesso in Sicilia, le liste sono già pronte”. 

Poi, se la prende con “alcune ong” che fanno “quattrini sulla pelle dei disperati”, ma non vuole dire quali: “Ho già diversi processi, non ne vorrei aggiungere altri. Anzi, ci vediamo il 16 settembre a Palermo…”, riferendosi al processo in cui è imputato per sequestro di persona per la vicenda Open Arms. E parlando delle condizioni dell’hotspot dice che sono “indegne di un Paese civile”, E, chiarisce, “non è un problema di gestione, ma di un ministero dell’Interno che non fa il suo lavoro”. 

Ma come affrontare il problema degli sbarchi? “Introdurremo i decreti sicurezza”, dice. Ribadendo che gli accordi con la Libia e la Tunisia “sono necessari”. E poi lancia un’altra idea: “i centri di identificazione in Nord Africa. Deve entrare solo chi ha i documenti in regola”.  

Ultima tappa nell’ex aula consiliare di Lampedusa dove incontra i pescatori. E poi a una cena con l’eurodeputata Annalisa Tardino, il vicesegretario della Lega in Sicilia Anastasio Carrà, il vicesindaco Attilio Lucia e alcuni fedelissimi. Poi, come ha anticipato l’Adnkronos, a dormire nella lussuosa villa di proprietà di Silvio Berlusconi con vista su Cala Francese, Villa due Palme. Silvio Berlusconi la comprò poco più di dieci anni fa, nella primavera del 2011, dopo aver visitato Lampedusa. “Io – disse il leader di Forza Italia, appena sceso dall’aereo – devo diventare lampedusano. Mi sono attaccato a internet e ho scovato una bellissima casa a Cala Francese, si chiama Due Palme e l’ho comprata”. 

Due milioni di euro investiti, con l’obiettivo di rilanciare il turismo nell’isola. Intanto l’immobile di colore bianco, circondato da palme giganti con vista sul mare, su due piani e con otto posti letto, diviene la 29esima dimora del Cavaliere. I lavori di ristrutturazione durano fino al 2015, poi nel giugno del 2019 per la prima volta il Cavaliere mette piede nella sua dimora. L’anno successivo, nel 2020, da quelle parti si vede Luigino Berlusconi, figlio minore dell’ex Presidente del Consiglio. Per lui una breve vacanza con gli amici, dopo essere atterrato con il suo jet privato all’aeroporto di Lampedusa. E oggi a usarla, per la sua breve visita a Lampedusa, è Matteo Salvini. Che lascerà l’isola domani, dopo una visita al Comune.  

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