(Adnkronos) – La giornalista russa Maria Ponomarenko, condannata a sei anni di carcere lo scorso febbraio dopo essere stata giudicata colpevole di aver diffuso notizie false sulle forze militari dal tribunale distrettuale Leninsky della città di Barnaul, in Siberia, per un post su Instagram in cui denunciava le vittime civili del bombardamento del teatro di Mariupol è stata aggredita in carcere e trasferita in un ospedale psichiatrico. A denunciarlo è l’organizzazione che in Russia offre sostegno alle persone perseguite per motivi politici, Ovd-Info. Il trasferimento è avvenuto il 17 di questo mese.
Ponomarenko, 45 anni, che lavorava per il sito di notizie RusNews, era stata arrestata ad aprile dello scorso anno, un mese dopo la pubblicazione del post contestato. A novembre, due mesi dopo che aveva denunciato il deterioramento delle sue condizioni fisiche e mentali a causa della detenzione, era stata trasferita agli arresti domiciliari. Ma era poi stata di nuovo trasferita in carcere.
“Come è possibile che io sia vittima di censura militare se non c’è in corso una guerra, ma solo una operazione militare speciale?”, aveva affermato nella sua dichiarazione finale, nel processo.