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Russia, “decollare anche in caso di malfunzionamento”: la richiesta Aeroflot ai dipendenti

(Adnkronos) - La compagnia aerea russa Aeroflot avrebbe chiesto ai suoi dipendenti di non registrare tutti i problemi delle apparecchiature dei velivoli, facendoli così decollare anche in caso di malfunzionamento. Lo riporta il sito indipendente russo Proekt, rilanciato da Moscow Times, che ha raccolto le testimonianze di diversi dipendenti ed ex membri della compagnia. Un ex…

(Adnkronos) – La compagnia aerea russa Aeroflot avrebbe chiesto ai suoi dipendenti di non registrare tutti i problemi delle apparecchiature dei velivoli, facendoli così decollare anche in caso di malfunzionamento. Lo riporta il sito indipendente russo Proekt, rilanciato da Moscow Times, che ha raccolto le testimonianze di diversi dipendenti ed ex membri della compagnia. 

Un ex impiegato di Aeroflot ha spiegato che questa politica, in vigore dalla scorsa primavera, è stata introdotta da Mosca “per evitare agli aerei di rimanere a terra a causa di malfunzionamenti, che secondo i regolamenti vigenti comportano il divieto assoluto di decollo”. Un tecnico di Aeroflot ha confermato queste dichiarazioni, aggiungendo che la stessa pratica è stata seguita da altre compagnie aeree. 

Un ex pilota della Nordwind Airlines, compagnia con sede nella capitale russa, ha raccontato a Proekt di un incidente avvenuto a gennaio nell’aeroporto di Kazan, quando un Boeing 737 ha iniziato a perdere carburante durante l’avviamento dei motori. “Era successo diverse volte prima, ma la direzione della compagnia aerea ci ha chiesto di non registare nulla”, ha detto il pilota. “L’atteggiamento russo – ha aggiunto – di scommettere sulla buona sorte esiste anche in aviazione. Ovviamente, è spaventoso volare con la speranza che non succeda nulla, ma purtroppo questo è ciò che sta accadendo oggi in molte compagnie aeree del Paese oggi”. 

Il settore aereo russo è stato uno dei primi ad essere colpito dalle sanzioni occidentali e dalle ricadute economiche dovute all’invasione dell’Ucraina. Le compagnie hanno dovuto affrontare numerosi problemi con la manutenzione dei loro aerei, dopo essere state tagliate fuori dalle forniture di pezzi di ricambio e dagli aggiornamenti dei software.  

Secondo la società di consulenza americana Oliver Wyman, le sanzioni costringono le compagnie aeree russe a operare meno voli, utilizzare meno aerei e cercare disperatamente i pezzi di ricambio. Le compagnie aeree russe hanno mantenuto circa 736 aerei all’inizio di quest’anno, ma gli analisti della Wyman stimano che questo numero si dimezzerà entro il 2026. 

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