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Ritardi nel reclutamento dei nuovi insegnanti: «Mille posti resteranno vacanti. Personale sempre più precario»

Le procedure di reclutamento per i nuovi insegnanti tardano ad arrivare e così «oltre mille posti nella scuola resteranno vacanti a scapito della continuità didattica e della stabilizzazione». È quanto denuncia Giovanni Verga, segretario generale di Uil Scuola Puglia. Stando alle previsioni dell'ufficio scolastico regionale, spiega, «saranno potenzialmente 2.013 gli aspiranti nominabili dalle graduatorie di…

Le procedure di reclutamento per i nuovi insegnanti tardano ad arrivare e così «oltre mille posti nella scuola resteranno vacanti a scapito della continuità didattica e della stabilizzazione».

È quanto denuncia Giovanni Verga, segretario generale di Uil Scuola Puglia.

Stando alle previsioni dell’ufficio scolastico regionale, spiega, «saranno potenzialmente 2.013 gli aspiranti nominabili dalle graduatorie di merito e da quelle a esaurimento, di cui 1.187 su posto comune (infanzia 114, primaria 332, secondaria di primo grado 346 e secondaria di secondo grado 395) e 207 su sostegno (infanzia 22, primaria 3 e secondo grado 182)».

Il sindacalista prosegue evidenziando che «rispetto ai 2.193 ruoli autorizzati 180 saranno restituiti al ministero. Quindi, al netto della procedura nazionale di chiamata veloce, si stimano circa 600 posti da assegnare alle immissioni in ruolo dalla prima fascia delle graduatorie provinciali su sostegno».

Per Verga il problema sta «nell’esiguo numero di aspiranti presenti in alcune graduatorie di posto comune, che non consente di coprire circa 1.081 posti comuni vacanti» e nella «mancata stabilizzazione dei cosiddetti posti in deroga sul sostegno (circa 8mila ogni anno in Puglia)». Il risultato è che «nonostante gli sforzi da parte della direzione scolastica regionale pugliese, che ha lavorato notte e giorno nelle ultime 48 ore, si restituiranno 180 immissioni in ruolo che, in epoca di vacche magre, avrebbero potuto dare un futuro certo ad altrettante famiglie».

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