Masticano amaro i partiti di maggioranza in Regione Puglia dopo il no del governatore Emiliano al rimpasto di giunta connesso alla verifica politica. Il presidente ha raffreddato entusiasmi e aspettative di civici, Pd e Cinque Stelle che nell’ordine avevano chiesto di avviare a breve un chiarimento politico e un tagliando di metà mandato con l’immancabile giro di valzer per la squadra degli assessori, in alcune postazioni di sottogoverno e nella prevista rivisitazione delle otto commissioni consiliari scadute il 9 giugno. Emiliano, invece, è disponibile a confrontarsi solo sul programma di fine mandato e sulla nomina, obbligata per statuto, delle commissioni consiliari. Di qui il malumore che ha cominciato a serpeggiare fra gli alleati.
A partire dal Partito democratico che s’aspettava un risarcimento dopo lo schiaffo ricevuto nelle nomine di Arpal, dove Emiliano ha indicato un uomo vicino all’ex dg Massimo Cassano “licenziato per legge” proprio dai dem. Il Pd è convinto di avere diritto a un quarto assessore in aggiunta a Piemontese, Pentassuglia e Maurodinoia, con questi ultimi che si sono detti disponibili persino a rimettere le deleghe nell’ottica di un’eventuale azzeramento dell’esecutivo. E per raggiungere l’obiettivo il gruppo regionale ha mandato un’ambasciata a Emiliano per il tramite del capogruppo Caracciolo, in cui ha preteso la testa di tre assessori in carica con tanto di motivazioni: Anna Grazia Maraschio, assessora all’Ambiente espressione di Verdi e Sinistra Italiana che sono ritenuti responsabili della sconfitta del centrosinistra a Brindisi; l’assessore alla Sanità, Rocco Palese, per il caos in cui versa il settore sanitario; Gianni Stea, assessore al Personale, rimasto a corto di consiglieri nel suo gruppo, quello dei Popolari, dissoltosi dopo i vari abbandoni e cambi di casacca dei sei precedenti componenti. Ieri nessuno dei dem era disponibile a parlare del gran rifiuto preannunciato da Emiliano. Anche perché, come qualcuno fa notare, una cosa sono le dichiarazioni ai giornali, altra le parole che si dicono nelle sedi ufficiali, ovvero nell’incontro programmato nei prossimi giorni.
Sul piede di guerra anche i gruppi civici, a partire da Con che punterà i piedi per la promozione in giunta del consigliere delegato all’Urbanistica Stefano Lacatena, ex Forza Italia. Dalla stessa Forza Italia, nel frattempo, dovrebbe arrivare il rinforzo dell’ex senatore Michele Boccardi: un passaggio annunciato nelle scorse settimane, ma rimasto in stand-by. Adesso i tempi sono maturi e Boccardi dovrebbe ricevere a giorni l’incarico di coordinatore regionale di Con. Una postazione che, secondo i piani, dovrebbe fornire al movimento civico e al governatore Emiliano un top player pugliese nel settore degli eventi e del turismo di lusso. L’ex senatore, infatti, oltre all’attività politica ha nel suo curriculum la guida di Assoeventi e Luxury, la sezione italiana di Confindustria specializzata nell’organizzazione di grandi eventi internazionali con particolare attenzione al turismo del lusso.