Un riconoscimento che vale una carriera, un traguardo che vale il percorso fatto, questo è Franco Mussida. Cantautore, compositore, chitarrista e vincitore del premio in memoria di Daniele Durante, morto all’età di 66 anni nel 2021 e direttore della fondazione Notte della Taranta. Primo ad ottenere questo importante riconoscimento, il musicista ringrazia in particolar modo il suo gruppo, di cui è anche fondatore, i Premiata Forneria Marconi.
Con la rivisitazione dei brani di Fabrizio De André e l’ispirazione per gli Genesis e i Pink Floyd, la musica di Mussida si identifica in un rock progressivo e coinvolgente. A consegnargli l’ambito premio è stata l’Orchestra Popolare della Notte della Taranta, durante la serata svoltasi a Cernusco sul Naviglio. La sua esibizione di “Fuecu”, celebre brano di Daniele Durante, è stata apprezzata a tal punto da aver creato “un’atmosfera dai richiami celtici”.
Il suo valore e il suo successo sono stati resi in queste parole: “Straordinario e poliedrico artista con il suo suono inconfondibile ha espresso suggestioni musicali inedite valorizzando sempre l’incontro e ha continuato a farlo in tutta la sua carriera andando a scoprire sempre nuovi talenti compositivi nelle giovani leve italiane”. Il suo lavoro è servito da monito per i più giovani e per tutti gli amanti della musica. Il premio non presenta alcun riconoscimento tangibile, ma la collaborazione con l’Orchestra Popolare, promotrice di questi ideali: “Seguendo il valore della musica popolare, espresso dal direttore artistico scomparso nel giugno del 2021, ‘che è patrimonio di tutti, la cultura popolare deve incontrare gli altri, ricontestualizzarsi, interagire con il mondo, perché se non si rinnova, la cultura popolare diventa museale ed è destinata a morire’ “.
Alla consegna del premio, Mussida ha espresso i suoi ringraziamenti: “Sono veramente commosso. Per me è un grande piacere stare con tanti amici di musica che la vivono con il cuore e con la consapevolezza di portarsi dietro una storia importante, la portano in giro per il mondo, una storia in cui Daniele è stato testimone fondamentale”.