(Adnkronos) – “Il digiuno è una reazione al silenzio calato sul referendum ed alle fake news che circolano rispetto agli argomenti referendari. Ascoltiamo magistrati ed esperti di diritto che dicono falsità su cosa si determinerebbe votando Sì. Non lo accetto più”. All’ottavo giorno di digiuno contro il bavaglio ai referendum, intervistato da ‘Il Giornale’, il leghista Roberto Calderoli parla della sua battaglia per cercare di portare alla vittoria i sì il 12 giugno.
Dimagrito di 5 chili e con la pressione bassa, l’esponente del Carroccio se la prende con la sinistra: ”Che si voti Sì o No per me è indifferente: basta che le persone possano esercitare il loro diritto-dovere. Il silenzio dà l’idea della potenza di una casta che controlla il Parlamento, il governo ed il mondo dell’informazione. I partiti politici che sono espressione di quella casta o che dicono di votare No lasciano intendere che è meglio non andare a votare. È vergognoso, soprattutto per quei partiti che si collocano nell’area di sinistra: durante la Resistenza si dava la vita per il diritto al voto. Invitare a non andare a votare è una bestemmia”.