Sono entrati di notte, hanno aperto i cancelli, messo a soqquadro la struttura e picchiato alcuni cani. Un brutale raid vandalico messo in atto nel week-end a discapito dell’associazione Spirito randagio, che con i suoi volontari gestisce da diversi anni Il rifugio di Igor, un ricovero per cani situato nelle campagne tra Taurisano e Casarano, in agro di Ugento.
Dai locali della struttura sono stati portati via anche un tagliaerba ed il gruppo elettrogeno, l’unico mezzo che permetteva al rifugio di avere corrente elettrica. Prima di andare via hanno aperto le bombole del gas e frantumato delle bottiglie di birra, nel tentativo di ferire i cani con i vetri. «Alcuni animali sono stati pestati, – racconta la volontaria Tiziana Di Seclì – in particolare un cane, di nome Benji, è stato ferito in maniera seria, con denti rotti e mandibola fratturata, probabilmente con una palata, come ci ha detto la veterinaria che nelle scorse ore l’ha operato. I cani sono ancora impauriti. Due si aggirano intorno ai cancelli ma non hanno intenzione di entrare per lo spavento, altri due non siamo riusciti più a trovarli. Chi è agito ha aperto le confezioni di croccantini spargendoli per terra anche spargere in giro i croccantini per i cani».
I fatti sono stati denunciati al commissariato di polizia di Stato di Taurisano. «Appena hanno sentito la mia voce qualcuno è uscito, si erano nascosti nelle casette. All’appello mancavano sette cani, abbiamo effettuato ricerche anche con un drone. Ora ne mancano due, non abbiamo tracce. Si tratta di un gesto compiuto da qualcuno a cui ho dato fastidio, ma in ogni caso non è un gesto giustificabile. Avrei preferito che se la prendesse con me, che mi distruggesse la macchina, invece di prendersela con dei poveri animali indifesi. Tutti i cani che ospitiamo in questo posto arrivano dalla strada, da situazioni di maltrattamento o di degrado».
L’episodio sembrerebbe essersi verificato poco dopo l’una di notte: lo testimoniano i vicini che hanno sentito i cani abbaiare intorno a quell’orario. Una serata da dimenticare per i volontari che nel pomeriggio successivo, una volta raggiunto il rifugio, si sono trovati davanti una situazione terribile. Distrutta anche la cucina che veniva utilizzata per preparare alcune pietanze per gli animali o il caffè per i volontari. Danneggiate anche le lampade solari che permettevano di illuminare il rifugio nelle ore notturne.
I volontari non si sono persi d’animo, hanno rimesso in piedi la struttura e sui social hanno lanciato l’appello per ritrovare i due cani che ancora non sono stati trovati.