La storia, come ogni anno, si ripete: gli studenti, gli insegnanti, i lavoratori e i turisti che intendono viaggiare durante le giornate clou per gli spostamenti di Natale e Capodanno dovranno fare i conti con rincari esorbitanti rispetto agli altri periodi pre e post festività.
A mettere nero su bianco l’entità degli aumenti per le principali tratte ferroviarie, aeree e di trasporto su gomma è l’Osservatorio nazionale di Federconsumatori. Secondo l’associazione di categoria le differenze di costo sono notevoli e ammontano mediamente, sulle tratte considerate, al +33% per viaggiare in bus o aereo durante le festività, +20% per chi sceglie invece il treno. Scendendo più nello specifico, chi sceglierà di percorrere la tratta ferroviaria Bari-Bologna si troverà ad affrontare un aumento del +72%, che arriverà addirittura al 91% per viaggiare da Roma a Bari. Rincari superiori al 30% quest’anno interesseranno anche coloro che intendono raggiungere il capoluogo in treno da Firenze o Torino. In controtendenza solo la tratta Milano-Bari, tra le più percorse, con il prezzo del biglietto che scenderà del -17% rispetto ad altri periodi dell’anno.
Viaggiare in aereo rimane costoso su quasi tutte le tratte considerate dall’osservatorio di Federconsumatori ma a spiccare è il viaggio sulla tratta Bologna-Bari che raggiungerà un rincaro di circa il 45%. Non si risparmia nemmeno scegliendo un mezzo di trasporto alternativo come l’autobus. Per il periodo delle feste viaggiare da Bari a Bologna comporterà un aumento del 98%, ma i rincari colpiranno anche la tratta Bari-Torino (37%) e la Bari-Milano (27%).
Come si evince dallo studio i percorsi maggiormente interessati dai rincari sono quelli che, in molti casi, riguardano il più elevato transito di studenti fuori sede che rientrano a casa durante le festività. Aumenti insostenibili per molti, che a volte sono costretti a rinunciare a passare le feste in famiglia o a inventarsi altri modi per tornare a casa (ad esempio affittando e condividendo un’auto o, soprattutto nel caso dei più giovani, approfittando di servizi che consentono di fruire di passaggi in auto, con una sorta di autostop digitale). Il fenomeno è distribuito su tutto il territorio nazionale con picchi allarmanti: un bus da Torino a Reggio Calabria sotto le festività costa il +324% rispetto al prezzo normalmente applicato; da Roma a Reggio Calabria, sempre in bus, il viaggio costa +108%. Prendendo ad esame i voli aerei il record del rincaro tra prezzo normale e quello applicato durante le festività spetta sempre alla tratta Roma-Reggio Calabria: +129% per l’andata e +272% per il ritorno. «Al di là dei metodi ingegnosi per risparmiare – segnalano da Federconsumatori – rimangono inaccettabili i rincari applicati, ormai sistematicamente, in questo periodo dell’anno. Per questo Federconsumatori segnalerà all’AGCM, a Mr. Prezzi e ART tali comportamenti chiedendo le opportune verifiche e le sanzioni del caso contro fenomeni speculativi che pesano in maniera intollerabile sulle tasche degli italiani, specialmente in questa fase»