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Quasi 14 milioni di euro per la valorizzazione dei siti archeologici di 15 Comuni pugliesi

Ammonta a 13,7 milioni di euro lo stanziamento complessivo della Regione Puglia per i progetti di 15 Comuni nell'ambito dell'avviso Smart-In Siti archeologici che finanzia lavori di ricerca e scavo, allestimenti innovativi, re-design dei servizi e azioni per la valorizzazione del patrimonio archeologico e l’innovazione sociale e culturale dei servizi per la fruizione. Stamattina, nella…

Ammonta a 13,7 milioni di euro lo stanziamento complessivo della Regione Puglia per i progetti di 15 Comuni nell’ambito dell’avviso Smart-In Siti archeologici che finanzia lavori di ricerca e scavo, allestimenti innovativi, re-design dei servizi e azioni per la valorizzazione del patrimonio archeologico e l’innovazione sociale e culturale dei servizi per la fruizione.

Stamattina, nella Fiera del Levante, si è svolto un primo incontro della struttura regionale responsabile del finanziamento. È stato, spiega la consigliera delegata alle politiche culturali della Regione Puglia, Grazia di Bari, «un momento di confronto importante con le amministrazioni comunali, i cui progetti sono stati ammessi a finanziamento, a cui seguiranno altri incontri».

A distanza di soli 4 mesi dall’avvio dei termini per la presentazione delle domande si son concluse le operazioni di istruttoria, valutazione e selezione dei progetti perfezionando i disciplinari di attuazione con ciascuno dei 15 Comuni già ammessi a finanziamento e approvando le linee guida per l’attuazione e la rendicontazione.

In tutto sono stati valutati 72 progetti, 32 sono quelli ammessi e 15 già finanziati con i 14 milioni di euro attualmente disponibili. «L’archeologia – ha dichiarato Aldo Patruno, direttore del dipartimento Turismo e Cultura della Regione Puglia – rappresenta un asse strategico ai fini della qualificazione e diversificazione dell’offerta culturale e turistica pugliese».

L’incontro di stamattina è servito per costituire sin da subito la comunità degli amministratori, dei Rup, dei tecnici e degli operatori culturali che saranno impegnati nell’attuazione degli interventi e che, nel volgere di un anno circa, restituiranno alla Puglia i primi 15 siti archeologici rinnovati, più ricchi di reperti esposti e di allestimenti innovativi ma anche più attrattivi per i servizi di fruizione offerti, da integrare nell’offerta culturale e turistica per le comunità locali, le comunità di ricercatori e studiosi, i visitatori ed i turisti.

All’incontro hanno partecipato i rappresentanti dei Comuni di San Paolo di Civitate, Bovino, Rignano Garganico, Mattinata e Ascoli Satriano, Canosa e Minervino Murge, Rutigliano e Gravina, Oria e San Donaci, Castro, Porto Cesareo, Parabita e Lecce.

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