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Prestava denaro a tassi del 180%: il debito della vittima aveva raggiunto i 140mila euro. Un arresto a Cerignola

Il padre era stato arrestato per usura, il figlio svolgeva la stessa attività illegale, applicando tassi superiori al 180%. È quanto hanno accertato gli agenti della guardia di finanza di Bari che hanno arrestato un uomo di Cerignola. Le indagini sono partite a gennaio a seguito degli sviluppi di un altro procedimento penale della Procura…

Il padre era stato arrestato per usura, il figlio svolgeva la stessa attività illegale, applicando tassi superiori al 180%. È quanto hanno accertato gli agenti della guardia di finanza di Bari che hanno arrestato un uomo di Cerignola.

Le indagini sono partite a gennaio a seguito degli sviluppi di un altro procedimento penale della Procura di Trani concluso a giugno dello scorso anno con l’arresto in flagranza del genitore.
La vittima in questo ultimo caso è un imprenditore agricolo di Foggia che è stato ascoltato come testimone e, dopo le reticenze iniziali, ha dichiarato di essere caduto nelle morse dell’usura. In particolare, l’imprenditore ha riferito agli investigatori del nucleo di polizia economico finanziaria di Bari che nel 2018, versando in una grave situazione di crisi ed avendo difficoltà di accesso al credito bancario, si era rivolto all’indagato ottenendo in prestito la somma di 40.000 euro. A causa della congiuntura economica sfavorevole, ulteriormente aggravata dall’emergenza Covid-19, non riuscendo ad onorare il debito, era stato costretto a richiedere ulteriori somme in prestito che, anche per effetto dell’applicazione di tassi di interesse elevatissimi, avevano fatto lievitare l’importo da restituire a 140.000 euro.
I finanzieri, grazie anche a intercettazioni telefoniche ed ambientali, videoriprese e pedinamenti, hanno verificato la fondatezza di quanto riferito dall’imprenditore, documentando le richieste insistenti da parte del presunto usuraio, spesso accompagnate da minacce, gravi ed esplicite di violenza fisica rivolte alla vittima. Il patto usuraio, secondo gli investigatori, è risultato concepito e attuato in modo tale da precludere alla vittima la possibilità di estinguere il debito.

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