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Ponte sullo Stretto: dubbi sull’affidamento record del progetto

Del Ponte sullo stretto di Messina si torna a parlare anche perché - a conti fatti - è forse l’unica infrastruttura del Meridione su cui il Governo è davvero intenzionato ad investire. Il deputato Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e membro di Alleanza Verdi e Sinistra, ha infatti sollevato importanti questioni riguardo la…

Del Ponte sullo stretto di Messina si torna a parlare anche perché – a conti fatti – è forse l’unica infrastruttura del Meridione su cui il Governo è davvero intenzionato ad investire. Il deputato Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e membro di Alleanza Verdi e Sinistra, ha infatti sollevato importanti questioni riguardo la tempistica e la trasparenza nell’aggiornamento del progetto che in effetti è un’ambiziosa opera di un’infrastruttura mai costruita prima nel mondo.

In risposta a un suo question time rivolto al Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, il sottosegretario Bignami ha fornito informazioni che hanno sollevato non poche perplessità in Bonelli. Secondo quanto dichiarato da Bignami, la relazione di aggiornamento del progetto è stata presentata il 30 settembre, e quindi appena 24 ore dopo la firma dell’atto negoziale tra la Società Stretto di Messina (SdM) e il consorzio Eurolink.

Angelo Bonelli, esprimendo forte scetticismo per la “rapidità” con cui un progetto datato, che risale a ben 12 anni fa, sia stato aggiornato in così breve tempo, ha definito la situazione quasi come “uno scherzo”. Il deputato ha annunciato la presentazione di un’ennesima interrogazione, questa volta ha focalizzata sulla presunta mancanza di trasparenza del sito di SdM che continua a non fornire informazioni dettagliate su questi atti, eccezion fatta ad eccezione dell’aumento dello stipendio dell’amministratore delegato Pero Ciucci che è salito a 240 mila euro.

Bonelli peraltro, ha fatto notare che il Decreto Legge 35/23, all’articolo 4, esplicita che “l’aggiornamento del progetto deve essere preceduto dalla firma di un atto negoziale”, avvenuto il 29 settembre. E, in attesa di vederci chiaro, il deputato dei verdi ha espresso la speranza che l’incarico formale al consorzio Eurolink non sia stato dato in modo informale.

La situazione evidenzia una serie di questioni rilevanti, tra cui la rapidità con cui sono stati compiuti gli aggiornamenti al progetto, la trasparenza del processo decisionale e l’adeguatezza delle informazioni fornite al pubblico. La decisione di presentare un’interrogazione aggiuntiva sottolinea l’importanza di garantire la chiarezza e la conformità alle normative nel contesto di progetti infrastrutturali di tale portata.

LA PARTENZA DEI LAVORI
«L’apertura dei lavori per il Ponte sullo Stretto di Messina sarà nel 2024». L’annuncio ufficiale è stato fatto via etere dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini ospite della trasmissione Agorà su Rai3.
«Il Ponte – ha detto ai giornalisti – non serve a Salvini, ma garantisce unità all’Italia, lavoro a decine di migliaia di persone e continuità territoriale tra siciliani e calabresi. È un Ponte tra Palermo, Roma, Milano e Berlino. Si fa perché serve, i ponti servono. Ma in Italia si riesce a fare ideologia sui ponti, sulle gallerie, sulle ferrovie. È un Ponte sovranista? No, è un Ponte tra centinaia di migliaia di persone».

IL RILIEVO DEL M5S
«Chiamiamo le cose con il proprio nome: questo progetto sulle autonomie è uno ‘Spacca-Italia’ promosso dalla Lega Nord, nella sua vecchia denominazione mai come oggi attuale. È il coronamento di un tradimento al principio di unità nazionale attraverso un disegno divisivo già oggi in piena attuazione con il taglio di 20 miliardi al Sud e la centralizzazione e l’indebolimento delle Zes, in pieno contrasto con gli obiettivi del Pnrr che mira invece a ridurre i divari e che probabilmente neppure si potrebbe attuare se questo ‘regionalismo’ fosse già in vigore». Così la senatrice del M5S Barbara Floridia durante un suo intervento a Palazzo Madama. . “L’unico investimento che questo governo sta mettendo in campo per il Mezzogiorno è quello per il ponte sullo Stretto : vogliono unire con il ferro ciò che per legge stanno dividendo. A Giorgia Meloni e al suo partito chiedo : quando vi definiti patrioti, di quale patria parla?”, ha concluso l’esponente stellata.

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