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Pnrr, i chiarimenti dopo il forum Ambrosetti: «Una straordinaria opportunità per il Sud»

L’intervento del Ministro Raffaele Fitto alla tavola rotonda dell’hub pugliese del Forum Ambrosetti da me moderata fa chiarezza sullo stato attuale e sulle prospettive del Pnrr. L’iniziativa, promossa da Banca Popolare di Puglia e Basilicata e da Exprivia, si inserisce nel tradizionale appuntamento di Cernobbio che, dal 1975, accoglie un parterre di relatori nazionali e…

L’intervento del Ministro Raffaele Fitto alla tavola rotonda dell’hub pugliese del Forum Ambrosetti da me moderata fa chiarezza sullo stato attuale e sulle prospettive del Pnrr. L’iniziativa, promossa da Banca Popolare di Puglia e Basilicata e da Exprivia, si inserisce nel tradizionale appuntamento di Cernobbio che, dal 1975, accoglie un parterre di relatori nazionali e internazionali di assoluto livello, appartenenti al mondo politico, istituzionale, imprenditoriale e finanziario. La tavola rotonda che si è tenuta al Circolo Unione, aperta da Leonardo Patroni Griffi, Presidente Bppb, ha posto al centro lo stato di avanzamento e i futuri sviluppi del Pnrr e dei fondi strutturali per la Coesione, con uno sguardo attento al Sud e alle principali opportunità per gli imprenditori.

Il Ministro Raffale Fitto, che lunedì sarà a Bruxelles per incontrare Celine Gauer, Direttrice Generale della task force Ripresa e Resilienza della Comunità Europea, ha fatto il punto sulle modifiche intervenute negli obiettivi a seguito della rimodulazione del Piano voluta dal Governo, nonché sullo stato di avanzamento dell’erogazione della terza e quarta rata (che contano complessivamente per circa 35 miliardi di euro). Il Ministro ha illustrato in particolare la proposta di rivisitazione del Recovery plan italiano, trasmessa a Bruxelles il 7 agosto e che ha riguardato il restyling di 144 tra target e milestones, con l’eliminazione di circa 16 miliardi di euro di investimento (di cui 13 in capo ai Comuni). Nello specifico, il Ministro ha chiarito che non vi sarà alcun definanziamento di investimenti, ma una ricollocazione di quelli esclusi dal Pnrr (per ammissibilità o per motivi di discordanza dei tempi di chiusura, fissati dal Pnrr al giugno 2026) con altri fondi previsti dalla Coesione (che hanno come termine di erogazione e chiusura il 2029). Vi è, in generale, la necessità di avere una visione unica così da poter coordinare al meglio tutte le risorse disponibili, così da evitare duplicazioni di richieste all’interno degli stessi territori e per poter utilizzare le diverse tempistiche previste dalle diverse misure. A ciò si aggiunge la ridefinizione del RepowerEU con ulteriori fondi che hanno l’obiettivo di agire in modo strutturale sulla situazione energetica riducendo l’impatto dei costi grazie ad investimenti in fonti alternative e ad alta sostenibilità.

L’intervento di Anna Laura Mancini, researcher di Banca di Italia, ha contribuito a definire lo stato di avanzamento del Pnrr, con particolare riferimento alle risorse destinate agli enti pubblici (circa 140 su 191,5 miliardi) mappati per macroarea, missione e distribuzione territoriale. Il quadro relativo agli Enti Locali, fa emergere un leggero ritardo nel Sud nell’avvio delle gare, a fronte di un valore pro-capite assegnato nelle regioni del Sud comparativamente più alto rispetto a quello del Centro-Nord.

Elbano De Nuccio, Presidente del Consiglio Nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili e professore straordinario di Economia Aziendale in Lum, ha evidenziato l’importante ruolo dei dottori commercialisti nel supporto alle imprese e alle pubbliche amministrazioni per le attività di programmazione, monitoraggio, rendicontazione e certificazione, necessario per una corretta allocazione delle risorse pubbliche.

Inserendosi nel dibattito sulle necessarie attività di controllo e monitoraggio, Tommaso Miele, Presidente aggiunto della Corte dei Conti ha evidenziato il ruolo e la funzione che la Corte deve svolgere per la corretta gestione dei fondi e della identificazione delle eventuali responsabilità. Molto si sta facendo per semplificare e rendere immediatamente esecutivi i fondi assegnati nell’ambito del Pnrr: a titolo di esempio l’atto d’obbligo sottoscritto e compilato dal Soggetto attuatore in ambito Pnrr non deve essere oggetto di autonoma e separata registrazione da parte della Corte dei Conti, avendo già effettuato tale controllo nell’ambito del decreto di concessione dei contributi.

L’intervento dell’onorevole Davide Bellomo, componente della Commissione Giustizia alla Camera dei Deputati, ha sottolineato l’importanza della semplificazione nella riforma della Giustizia, così da poter rendere sempre più snelle le procedure commerciali e gli arbitrati, nonché la gestione dei contenziosi.

A chiudere il panel di interventi, Carla Patrizia Ferrari (amministratore delegato di Equiter e Cfo di Compagnia San Paolo) ed Ernesto Somma (Head of Investment Invitalia e professore ordinario di Economia industriale presso l’Università degli Studi di Bari) hanno evidenziato il ruolo dei fondi di investimento, pubblici e privati, per il sostegno della crescita delle imprese al Sud, anche in relazione a possibili interventi di supporto all’equity per l’imprenditorialità privata. Si tratta di una leva di moltiplicazione dei fondi pubblici, grazie al sostegno di privati che hanno interesse a generare progetti ad alta crescita.

Nel complesso, il quadro evidenziato nell’ambito della giornata esprime, pur in un quadro economico non semplice e caratterizzato da incertezza, una straordinaria opportunità per il Sud di identificare progetti per favorire la crescita economica e rendere sempre più attrattiva la Puglia per investimenti di portata internazionale.

Antonello Garzoni – rettore Lum

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