Comincia da Andria il mini-tour pugliese del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, che stamattina sarà anche a Barletta, dove presiederà il comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura, e nel pomeriggio a Mola di Bari per l’inaugurazione della “Città dei ragazzi”.
Il ministro è arrivato alla scuola Cafaro dell’istituto comprensivo “Verdi-Cafaro” di Andria per assistere alla proiezione in anteprima del cortometraggio intitolato “Alza la testa”. A realizzarlo sono stati gli studenti e le studentesse della scuola impegnati con i docenti in un lavoro di contrasto alla dipendenza da smartphone dei più giovani e contro il cyberbullismo.
Ad accogliere Piantedosi sono stati la prefetta della Bat, Rossana Riflesso, la sindaca di Andria, Giovanna Bruno, il vescovo di Andria, monsignor Luigi Mansi, la dirigente Grazia Suriano e una rappresentanza del consiglio di istituto della scuola.
I bambini hanno salutato con le bandierine tricolore.
«La missione della scuola – ha detto Piantedosi agli studenti – è educare i ragazzi a un mondo migliore. La scuola non è accessoria a temi della sicurezza e della legalità ma ha» con essi un «rapporto primario perché incrocia i principali protagonisti della comunità che sono in età della formazione».
Il ministro dell’Interno ha sottolineato che «l’affermazione legalità non è fine a se stessa ma è intimamente legata al vivere civile. Al di fuori del concetto di legalità ci sono prevaricazione, sopruso, violenza: c’è il crimine. E la dispersione scolastica è direttamente proporzionata ai percorsi di vita che seguono dinamiche criminali, che negano la legalità e rapporto col prossimo».
L’impegno del Governo per rendere evidente il ruolo della scuola si vede, ha concluso Piantedosi, «in contesti come quello di Caivano per dimostrare che assieme alle attività delle forze di polizia sono importanti le attività della scuola che come ha detto il capo dello Stato Sergio Mattarella, è il primo presidio della legalità».