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Parte da Bari il road show nazionale nelle Università dedicato alle nuove professioni del digitale

Parte da Bari il road show nazionale "Cybersecurity 5.0 - Career day" che animerà diverse città del Paese, da Nord a Sud, e metterà in contatto le aziende più competitive del settore e i rappresentanti di importanti realtà, nazionali e locali, con tutti coloro che sono interessati ad intraprendere una carriera nel mondo della cybersicurezza.…

Parte da Bari il road show nazionale “Cybersecurity 5.0 – Career day” che animerà diverse città del Paese, da Nord a Sud, e metterà in contatto le aziende più competitive del settore e i rappresentanti di importanti realtà, nazionali e locali, con tutti coloro che sono interessati ad intraprendere una carriera nel mondo della cybersicurezza.

Si tratta di un progetto spin off del Festival della Diplomazia, che tornerà a Roma dal 19 al 27 ottobre e per l’edizione 2023, anno europeo delle competenze, avrà come focus centrale proprio lo sviluppo delle skills and competence per affrontare le sfide del prossimo futuro.

La prima tappa dell’iniziativa si è tenuta oggi all’Università di Bari. Il “Cybersecurity 5.0 – Career day” vanta il patrocinio dell’Agenzia nazionale della Cybersecurity (Acn), delle rappresentanze in Italia del Parlamento e della Commissione europei, dell’Associazione Italiana professionisti security aziendale (Aipsa) e di Women 4 Cyber (W4CI); la partecipazione dell’Agenzia dell’Unione europea per la cybersicurezza (Enisa); il supporto di Atlantica cybersecurity e di Alé Comunicazione.

Il roadshow arricchisce, e per certi aspetti completa, l’offerta di azioni promosse da istituzioni ed enti, pubblici e privati, sul tema della formazione in ambito cybersecurity.

Nella tappa barese gli studenti universitari, i giovani ricercatori, gli startupper e gli appassionati hanno avuto l’opportunità di interagire direttamente con il mondo delle imprese – presenti Leonardo, Exprivia, Acquedotto Pugliese, Atlantica Cybersecurity, Evolumia, Eulogic ed Experis – e avere contezza delle specifiche esigenze emerse.

Il progetto ha un taglio fortemente multidisciplinare e interdisciplinare: nell’attività di recruiting vengono ricercate sicuramente le competenze informatiche e quelle legate alle nuove tecnologie, ma anche quelle capaci di interpretare le declinazioni della cybersicurezza nei numerosissimi domini, di interesse scientifico, tecnologico e applicativo come quello sanitario, giuridico, sociale, economico ed educativo. Protagoniste dell’iniziativa sono le Università, la perfetta agorà per soddisfare questo tipo di azioni di recruiting.

“Cybersecurity 5.0 – Career day” coinvolgerà, in questa prima edizione, ben sei città Italiane: dopo Bari il progetto farà tappa a settembre a Firenze, ad ottobre Roma durante la settimana del Festival della Diplomazia, Padova e Cosenza a novembre e per finire a Milano a dicembre.

«La scelta di far partire il roadshow, che ha una valenza nazionale, dalla città di Bari rappresenta un segnale di grande attenzione verso il Sud dove è maggiore l’esigenza di far sviluppare le imprese assicurando loro risorse umane di altissimo profilo e per le quali la cybersecurity è un ambito dirimente per il loro sviluppo» dichiara Giuseppe Pirlo, professore dell’Università degli Studi di Bari e coordinatore scientifico del progetto.

La cybersecurity in Italia è tra le priorità di investimento per le imprese, sia grandi che piccole e medie. Secondo i dati dell’Osservatorio Cybersecurity & Data Protection del Politecnico di Milano il 61% delle aziende ha aumentato in maniera considerevole il budget per le attività di sicurezza informatica, segnando negli ultimi dodici mesi un +18% di crescita del settore.

Si valuta che per raggiungere una piena autonomia e sovranità digitale nazionale l’Italia abbia bisogno di 180mila nuove professionalità. Non si tratta solo di ingegneri e informatici: la strategia dell’Unione europea per la cybersicurezza riconosce ben dodici diverse figure professionali che vanno dal campo del diritto a quello economico, sociologico, medico, psicologico e della comunicazione. Si tratta di competenze multidisciplinari e collettive necessarie a garantire con risposte più efficaci la sicurezza dei servizi essenziali quali ospedali, reti energetiche e ferrovie.

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