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Parolin: “Progetto San Bartolomeo risponde a bisogno di cure dei fragili”

(Adnkronos) - “Il progetto San Bartolomeo è un esempio positivo di un impegno che risponde al crescente bisogno di accogliere coloro che sono fragili e di prendersi cura di loro con umanità senza temere di percorrere strade nuove e avendo il coraggio di mettersi insieme per fare rete”. Lo ha detto il cardinale Pietro Parolin,…

(Adnkronos) – “Il progetto San Bartolomeo è un esempio positivo di un impegno che risponde al crescente bisogno di accogliere coloro che sono fragili e di prendersi cura di loro con umanità senza temere di percorrere strade nuove e avendo il coraggio di mettersi insieme per fare rete”. Lo ha detto il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato della Santa Sede intervenendo alla presentazione, all’Ospedale Gemelli Isola Tiberina, del progetto San Bartolomeo che ha l’obiettivo di fornire cure a persone in condizione di fragilità. 

Parolin ha ricordato che più volte Papa Francesco si è espresso sul “ritorno della povertà di salute”, “che sta assumendo in Italia proporzioni importanti: ci sono persone che per scarsità di mezzi non riescono a curarsi e per i quali anche il pagamento di un ticket è un problema”, ha affermato. “Con questo orizzonte di attenzione – ha concluso – è stato accolto da voi questo invito del Papa al nuovo accompagnamento assicurando un’attenzione e una cura integrale che non trascuri anche l’assistenza spirituale e religiosa dei malati, delle loro famiglie e degli operatori perché anche questo risponde alle caratteristiche di una sanità cattolica”. 

“Questo ospedale – ha poi sottolineato il cardinale – ha una tradizione che meritava di essere salvaguardata. Il Santo Padre è stato determinato e determinante in questo senso. Raccogliendo il suo appello molti si sono prodigati con tenacia e determinazione nell’opera di salvataggio del Fatebenefratelli Isola Tiberina. Ringrazio per il loro ruolo principale la Fondazione per la Sanità Cattolica della Santa Sede, la Fondazione Leonardo Del Vecchio che hanno messo a disposizione energie e fondi per realizzare l’impegnativo progetto. La Fondazione Policlinico Gemelli si è resa disponibile a partecipare alla seconda parte del progetto, ovvero la ristrutturazione e il rilancio dell’ospedale per riportarlo ad essere un punto di riferimento qualificato e di eccellenza come è sempre stato per la sanità della città di Roma”.  

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