Il Parco Nazionale dell’alta Murgia scende in campo nella lotta agli incendi boschivi. Al fine di rafforzare l’operatività mirata al contrasto del fuoco, tutti gli attori coinvolti si sono riuniti nella sede dell’Ente l’Ufficio Foreste della Regione Puglia. Presenti la direzione regionale dell’ARIF, dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile, il Reparto Carabinieri Parco e l’Esercito Italiano, quest’ultimo che ha confermato la presenza sul territorio con attività di pattugliamento.
Alle forze istituzionali si affiancheranno, anche quest’anno, le associazioni di volontariato e le aziende agro-zootecniche che rinnoveranno con l’Ente Parco la convenzione per attività di monitoraggio e approvvigionamento idrico. Per migliorare l’azione di contrasto, la creazione di fasce tagliafuoco da parte dell’ARIF è stata avviata già a febbraio scorso e terminerà entro il 30 maggio.
«Negli ultimi anni – dichiara il presidente Francesco Tarantini – il Parco dell’Alta Murgia ha migliorato la strategia di prevenzione incendi con un lavoro di squadra che coinvolge agricoltori e associazioni di volontariato, che a loro volta affiancano gli uomini dell’ARIF, Vigili del Fuoco, Esercito e Protezione Civile».
L’obiettivo è rafforzare di anno in anno le misure di prevenzione incendi, allargando la rete di sentinelle a tutela delle aree di maggior pregio naturalistico. A tal fine, la Protezione Civile ha candidato il Parco dell’Alta Murgia a far parte del progetto Gemellaggio AIB che prevede una collaborazione con associazioni nazionali, il cui compito è affiancarsi al monitoraggio dei territori a partire da Gravina, Altamura e Andria, potenziando il pattugliamento nell’area di Castel del Monte.
«Nei mesi critici che ci attendono – conclude Tarantini – gli occhi saranno puntati soprattutto sul bosco di Castel del Monte, colpito da sei episodi d’incendio la scorsa estate».