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Pagliaro contro Pagone, «Alta velocità anche nel Salento. La Regione dia seguito alle mozioni»

Il Salento continua a rimanere tagliato fuori dal corridoio europeo Ten-T Scandinavo.-Mediterraneo, nonostante sia finanziato in parte con i fondi del Pnrr. Il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo di Puglia Domani, punta l’indice contro Roberto Pagone, direttore degli investimenti per il Sud Italia di Rete Ferroviaria Italiana, «che dimentica le sue origini leccesi e si…

Il Salento continua a rimanere tagliato fuori dal corridoio europeo Ten-T Scandinavo.-Mediterraneo, nonostante sia finanziato in parte con i fondi del Pnrr. Il consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo di Puglia Domani, punta l’indice contro Roberto Pagone, direttore degli investimenti per il Sud Italia di Rete Ferroviaria Italiana, «che dimentica le sue origini leccesi e si dichiara orgoglioso, da pugliese, dei passi in avanti per il completamento dell’alta velocità Bari-Napoli», afferma Pagliaro.

Il consigliere regionale rimarca le differenze tra le reti salentine e quelle che dal capoluogo regionale si diramano verso la Campania e il Centro Italia. «Da Bari a Napoli in 2 ore e 40 minuti, da Bari a Roma in 3 ore, sui treni ad alta velocità – sottolinea -. Mentre Rfi celebra una nuova tappa di avvicinamento all’obiettivo di dicembre 2024 con l’attivazione del tracciato Caserta-Cancello, il Salento continua a restare tagliato fuori dall’alta velocità ferroviaria. Negati collegamenti veloci ed efficienti per chi viaggia in treno da Lecce, Brindisi e Taranto, il Tacco d’Italia rimane spezzato in due, dimenticando che l’Italia comincia a Santa Maria di Leuca e non finisce a Bari. Un’ingiustizia che non limita soltanto il diritto alla mobilità dei salentini ma anche dei tantissimi turisti che scelgono questo lembo di terra per le loro vacanze, e che si ritrovano di fronte a servizi di trasporto arretrati».

Paolo Pagliaro accusa di doppiopesismo la Regione nella programmazione della rete dei trasporti. «Da anni rivendichiamo il diritto all’alta velocità – sottolinea – per connettere la nostra terra al resto d’Italia e d’Europa, ma dalla cabina di regia regionale si continua a fare orecchio da mercante e a concentrare investimenti e risorse su Bari, in ossequio ad una strabica e arrogante visione Bari-centrica che penalizza e mortifica gli altri territori, trattati alla stregua di periferie dell’impero».

Il capogruppo de La Puglia invita la giunta regionale a dare seguito alle due mozioni votate dal Consiglio per l’estensione dell’alta velocità fino a Lecce. «È un impegno preciso – conclude Pagliaro – che non può continuare ad essere disatteso, e che mette nero su bianco le richieste del territorio salentino, urlate nella grande manifestazione del febbraio 2021 davanti alla stazione di Lecce».

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