La Puglia è al terzo posto per numero di opere pubbliche incompiute. La medaglia di bronzo nazionale vale per una serie di opere avviate e mai portate a termine, dove però la “specialista” resta la Sicilia, prima in Italia, dove – secondo quanto emerge da una elaborazione di Centro Studi Enti Locali basata sui dati forniti dalle regioni e preparata per l’Adnkronos – i progetti risultano essersi arenati, al 31 dicembre 2022, sono 138, il 38% del totale (267), mentre è in calo il numero delle opere inserite nell’elenco delle incompiute della Sardegna, passate da 47 a 43 voci, la Puglia con 27 voci -6 delle quali ancora non iniziate – inserite nell’anagrafe si attesta al terzo posto.
Tra le opere pugliesi, segnalate nella elaborazione del Centro Studi Enti Locali, ci sono i lavori di costruzione di 12 dei nuovi 18 alloggi di edilizia residenziale pubblica a Taurisano, in provincia di Lecce. E rimanendo sempre nel Salento, la costruzione di 24 nuove case popolari nel comune di Squinzano, accompagnata dall’edificazione di una scuola materna a Tricase, sempre in provincia di Lecce. Mentre nella vicina provincia di Brindisi viene elencato il progetto di ampliamento e completamento dello stadio comunale di Ceglie Massapica.
Ma l’elenco presenta opere incompiute in tutte le province pugliesi. Si va dal Comune di Lizzano, con l’Agrimercato o il rifacimento della facciata esterna e sostituzione dei pluviali, sistemazione del giardino di pertinenza del plesso scolastico “A. Chionna”. Oppure i lavori- finora eseguiti al 35 per cento – del Consorzio di bonifica montana del Gargano, relativi alla sistemazione idraulica del Torrente Scarafone, a protezione dell’area irrigua di San Nicandro Garganico. Sono invece al 57 per cento i lavori, per un importo di 17 milioni di euro, a Bari San Girolamo nell’ambito del programma di rigenerazione urbana per l’area compresa tra via don Cesare Franco, Lungomare IX Maggio, via de Fano e strada San Girolamo. Mentre nel comune di Taranto una delle opere incompiute riguarda il restauro, riqualificazione, consolidamento e adeguamento impiantistico del Palazzo degli Uffici, oltre 36 milioni di euro il valore dell’opera.
In Basilicata, invece, sono 11 le opere incompiute. Tra le più significative ci sono i 15 milioni a disposizione per i lavori – attualmente avanzati al 53 per cento – di ristrutturazione e adeguamento funzionale di Villa D’Agri.
E se, come nel 2021, il Molise continua a detenere il record del più alto importo pro capite degli oneri per l’ultimazione dei lavori delle opere pubbliche incompiute, con oneri pari a ben 422 euro pro-capite, la Basilicata con 50 euro pro capite supera di quasi quattro volte la Puglia, che si attesta a 13 euro pro capite.