(Adnkronos) – Nuovi dati clinici sul candidato booster bivalente anti-Omicron (BA.1) di Moderna mostrano che una dose di 50 microgrammi suscita risposte anticorpali significativamente più elevate contro le sottovarianti Omicron 4 e 5, responsabili delle attuali ondate in diversi Paesi e, secondo le previsioni, in procinto di diventare dominanti in Ue. E’ quanto riferisce in una nota l’azienda Usa che oggi ha diffuso i nuovi dati sul candidato booster mRNA-1273.214.
I risultati in questione sono stati registrati un mese dopo la somministrazione del candidato booster in partecipanti al trial precedentemente vaccinati e sottoposti a primo richiamo. Le risposte in termini di anticorpi neutralizzanti contro BA.4 e BA.5 sono state superiori rispetto al richiamo attualmente autorizzato, spiega Moderna, indipendentemente dall’aver avuto o meno una precedente infezione o dall’età. Nel dettaglio, tra i partecipanti senza precedente infezione, l’mRNA-1273.214 bivalente ha determinato titoli di anticorpi neutralizzanti significativamente più elevati contro BA.4/5 rispetto al booster attualmente autorizzato, con un rapporto medio geometrico di 1,69. Un mese dopo il richiamo, i titoli neutralizzanti BA.4/5 erano 776 per l’mRNA-1273.214 e 458 per il richiamo attualmente autorizzato. La variazione della media geometrica (Gmfr) dei titoli anticorpali BA.4/5 rispetto ai livelli pre-richiamo è risultata di 6,3 volte in chi ha ricevuto il candidato booster bivalente anti-Omicron 1 e 3,5 volte per chi ha ricevuto il richiamo col vaccino attualmente autorizzato.
I risultati sono stati coerenti tra i vari sottogruppi, compresi gli over 65. I dati completi sono stati inviati per la pubblicazione sottoposta a revisione paritaria e condivisi con le autorità regolatorie.
“Siamo molto lieti che la nostra piattaforma di vaccini bivalenti continui a dimostrare prestazioni migliori rispetto all’attuale booster – commenta Stephane Bancel, Ceo di Moderna – L’aggiornamento di oggi” sul candidato booster mRNA-1273.214 “dimostra titoli anticorpali significativamente più elevati rispetto a tutte le varianti testate, comprese le sottovarianti di Omicron BA.4/5 e BA.1 e si aggiunge al corpus di dati che confermano la superiorità di un approccio bivalente. Questa ampiezza e durata superiori della risposta immunitaria a seguito di un booster bivalente è stata ora dimostrata in più studi di fase 2/3 che hanno coinvolto migliaia di partecipanti”.
Bancel fa il punto sul lavoro che l’azienda sta facendo sul fronte dei nuovi booster: “Stiamo lavorando con le autorità regolatorie per promuovere due candidati vaccini bivalenti, mRNA-1273.214 e mRNA-1273.222, sulla base delle diverse preferenze di mercato per le sottovarianti di Omicron, i requisiti dei dati clinici e l’urgenza di avviare campagne di richiamo autunnale per le popolazioni vulnerabili”. I dati di oggi si aggiungono ai risultati condivisi il mese scorso dallo studio di fase 2/3 in corso su circa 800 partecipanti.
Come spiegato da Bancel, Moderna sta portanto avanti due candidati booster bivalenti per l’autunno. E il candidato mRNA-1273.214 è l’unico che ci si aspetta abbia dimostrato titoli significativamente più alti contro BA.4/5 in uno studio clinico prima della stagione dei booster autunnali. Il secondo candidato booster bivalente, l’mRNA 1273.222, si basa sul ceppo BA.4/5 ed è stato sviluppato coerentemente con i recenti consigli dell’autorità regolatoria statunitense Fda. Entrambi i candidati bivalenti contengono 25 µg del booster attualmente autorizzato (mRNA-1273) e 25 µg di una sottovariante Omicron.