È fissata per il 16 gennaio 2024, davanti alla Corte d’Assise di Brindisi, la prima udienza del processo per l’omicidio del 19enne Paolo Stasi, ucciso con due colpi di pistola davanti alla sua abitazione in via Occhibianchi a Francavilla Fontana il 9 novembre del 2022.
La gup Barbara Nestore ha disposto il rinvio a giudizio, così come chiesto dal pm della procura brindisina, Giuseppe De Nozza, per il 22enne Cristian Candita di Francavilla Fontana, contestando le aggravanti della premeditazione e dei futili motivi, riconducibili a un debito pari a 5mila euro, che il ragazzo avrebbe accumulato con la madre per il consumo di sostanze stupefacenti.
Per il giovane ritenuto esecutore materiale, arrestato il 22 maggio scorso, procede la Procura dei minorenni di Lecce (all’epoca dei fatti non era ancora maggiorenne): la gup deciderà sulla richiesta di abbreviato, avanzata dal difensore, il 4 aprile prossimo.
A processo anche la madre di Stasi per detenzione di droga ai fini della cessione a terzi. La madre del 19enne, assieme al padre e alla sorella, si sono costituiti parte civile con l’avvocato Domenico Attanasi e hanno chiesto il riconoscimento dei danni, in caso di condanna.
Nell’istanza presentata da Attanasi si fa riferimento ai danni parentali e al danno catastrofico, conseguente alla sofferenza del ragazzo che, dopo essere stato raggiunto da due colpi di pistola, non è morto subito ma ha avuto il tempo di rendersi conto che la sua vita stava finendo.