«L’associazione non condivide quanto decretato dal Tar di Lecce che ha in parte annullato l’ordinanza del sindaco di Brindisi del 6 luglio scorso nella parte in cui consentiva l’intrattenimento e la diffusione di musica tutti i giorni, fino all’una di notte, nei bar e nei ristoranti del centro»: è la posizione di Confesercenti in relazione alla recente pronuncia dei giudici amministrativi.
Di fatto, il decreto del Tar riporta indietro alla mezzanotte il limite orario per le diffusioni sonore nel centro urbano di Brindisi, dal 7 luglio all’11 settembre, così come richiesto nel ricorso proposto da alcuni residenti. Gli esercenti, dopo un incontro urgente tenuto presso la sede di Confesercenti Brindisi, hanno manifestato «pieno sostegno all’ordinanza del Comune e, ove ne ricorreranno i presupposti, si costituiranno nel giudizio di opposizione al decreto di cui sopra».
«Restiamo poi fortemente colpiti – afferma il presidente provinciale di Confesercenti, Michele Piccirillo – su tempi e modalità di emissione del decreto, che accoglie in meno di 24 ore un ricorso presentato nel pomeriggio di venerdì 21 luglio con sentenza del giorno successivo, sabato 22 luglio, impedendo al Comune e all’Asl di Brindisi, la possibilità di costituirsi in giudizio. Una celerità che si spera sia replicata per altre vicende giudiziarie importanti».
«Con questa scelta, condizionata all’esigenza di alcuni residenti – concludono da Confesercenti – si rischia che le città diventino dormitori estivi».