(Adnkronos) – A Cutro “non è stato detto cosa non ha funzionato”. Lo ha detto Carlo Calenda, a Tagadà, a proposito del Consiglio dei ministri a Cutro sul naufragio dei migranti. “Non c’è alcun dolo, non l’ho mai pensato. Ma qualcosa non ha funzionato” aggiunge. “Io avrei fatto un’analisi e avrei detto, non ha funzionato questo. Avrei detto parole di grande cordoglio, inequivocabili. Se la Meloni avesse detto questo, invece, di inventare nuovi reati sul globo terracqueo sarebbe stato più semplice – ha spiegato il leader di Azione -. Perché dobbiamo avere un presidente del Consiglio che davanti a una tragedia dice, abbiamo fatto tutto perfettamente? Ci sono 70 morti. E perché dobbiamo avere una opposizione che dice, l’avete provocato voi. Non si può capire quello che è successo?”.
A Cutro “non è successo niente, nessuno ha spiegato niente. Solo la Meloni che dotata di superpoteri non so da chi, va in tutto il mondo a caccia di scafisti come i Navy seal. Tutte cose che non ci sono”.
SALVINI – “Salvini ha ragione. Ha detto tante di quelle c… rimangiandosele il giorno dopo ma ha ragione” sottolinea Calenda. “Ha capito che può pensare di scrivere idiozie, sapendo che qualcuno continuerà a votarlo, sapendo che ha detto il contrario rispetto al giorno prima”.
IL CAMBIO DI NOME – Il nome del Terzo polo? “Ci pensiamo. Oggi in Italia c’è bisogno di partiti veri, che fanno i Congressi, dove la gente può partecipare. Il Pd le sue primarie le ha fatte, io l’avrei fatte solo tra gli iscritti, noi le faremo tra gli iscritti”.