(Adnkronos) – Nastri d’Argento 2023, va al film di Roberto Andò ‘La stranezza’ il “Nastro dell’Anno” con la seguente motivazione: “La stranezza è un film che, giocando con intelligenza sui tasti dell’intrattenimento popolare e della cultura più alta, ha saputo aprire una nuova strada anche alla commedia, da sempre regina del box office, ma finalmente capace di conquistare il pubblico con la rilettura cinematografica di un metateatro squisitamente pirandelliano in cui irrompe con eleganza la spontaneità di una comicità irresistibile”. Il Nastro dell’anno è un riconoscimento che il Direttivo dei Giornalisti Cinematografici assegna ogni anno scegliendo tradizionalmente un’opera che merita una particolare attenzione per l’eccellenza e la novità.
“Sono molto contento che il Nastro d’argento per il ‘film dell’anno’ sia stato assegnato a ‘La stranezza’”, ha dichiarato Roberto Andò, sottolineando che “è un riconoscimento che oltre me premia una squadra di attori e collaboratori magnifici: Toni Servillo, Salvo Ficarra e Valentino Picone, Giulia Andò, Luigi Lo Cascio, Renato Carpentieri, e tutti gli altri straordinari interpreti, i produttori Angelo Barbagallo e Attilio De Razza, Giampaolo Letta di Medusa e Paolo Del Brocco di Rai Cinema, gli sceneggiatori Massimo Gaudioso e Ugo Chiti, la fotografia di Maurizio Calvesi, i costumi di Maria Rita Barbera, la scenografia di Giada Calabria, le musiche di Michele Braga ed Emanuele Bossi, il montaggio di Esmeralda Calabria. Ringrazio Laura Delli Colli e il Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici Italiani per aver voluto segnalare con questo premio la straordinaria avventura artistica di questo film”.
Dai Giornalisti Cinematografici Italiani i Nastri d’Argento per il regista e sceneggiatore Roberto Andò, per gli sceneggiatori Massimo Gaudioso e Ugo Chiti, per i produttori Angelo Barbagallo (Bibi Film) e Attilio De Razza (Tramp Ltd) con Giampaolo Letta (Medusa) e con Paolo Del Brocco (Rai Cinema) e per un trio di interpreti eccezionali come Salvo Ficarra, Valentino Picone e Toni Servillo. Uno speciale apprezzamento ‘collettivo’ andrà anche alla squadra artistica e tecnica di altissima qualità di un film che ha siglato un grande ritorno in sala del cinema italiano parlando di cultura e di grande teatro in un racconto originale e colto che ha aperto alla commedia la strada di una creatività inedita.