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Napoli, camorristi con reddito di cittadinanza: maxi blitz dei carabinieri

(Adnkronos) - Legati alla Camorra con il reddito di cittadinanza. I Carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata hanno eseguito sequestri in danno di diversi soggetti indebitamente percettori del beneficio e legati a più clan camorristici partenopei. L'operazione è scatta alle prime luci dell’alba a Torre Annunziata, Torre del Greco, Castellammare di Stabia, Vico Equense, Terzigno,…

(Adnkronos) – Legati alla Camorra con il reddito di cittadinanza. I Carabinieri del Gruppo di Torre Annunziata hanno eseguito sequestri in danno di diversi soggetti indebitamente percettori del beneficio e legati a più clan camorristici partenopei. L’operazione è scatta alle prime luci dell’alba a Torre Annunziata, Torre del Greco, Castellammare di Stabia, Vico Equense, Terzigno, San Giuseppe Vesuviano, Volla e Pontecagnano. Eseguito il sequestro preventivo per decine di migliaia di euro per indebita percezione del reddito di cittadinanza nei confronti di soggetti legati ai clan camorristici “D’Alessandro”, “De Luca Bossa-Minichini”, “IV Sistema”, “Batti”, “Di Gioia-Papale” operanti nell’area orientale di Napoli, in quella vesuviana, oplontina e stabiese. 

Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Torre Annunziata, su richiesta della Procura della Repubblica oplontina, che ha coordinato l’articolata indagine dei Carabinieri del locale Nucleo Investigativo volta ad individuare indebiti percettori del reddito di cittadinanza. 

A Torre Annunziata le indagini hanno permesso di rilevare come gli indagati, tutti legati da vincoli di parentela a esponenti di diverse consorterie criminali locali, avrebbero indebitamente percepito il reddito di cittadinanza tra marzo 2019 e settembre 2021 per un importo complessivo di circa 220.000 euro. Nella domanda per accedere al beneficio o, in alcuni casi, anche successivamente alla sua presentazione, avrebbero nascosto all’Inps la sottoposizione propria o quella di un familiare convivente a una misura cautelare personale e, in un caso, la condanna di un convivente, con sentenza passata in giudicato, per reati di tipo associativo. 

Sequestrate 12 carte postamat per reddito di cittadinanza, 4 abitazioni, una quota societaria al 100% del valore di 10.000 euro, 6 auto, 32 rapporti finanziari, 17.000 euro in contanti, un assegno circolare del valore di 10.000 euro, un collier in oro. 

 

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