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Milano, Pavone: “Non può esistere smart city senza cittadini smart”

(Adnkronos) - "Non può esistere una smart city senza che esistano cittadini smart: è nostro dovere coinvolgere e fare innovazione anche per le fasce più fragili della popolazione". Così Layla Pavone, coordinatrice del board Innovazione tecnologica e Trasformazione digitale del Comune di Milano, intervenendo allo Young Innovators Business Forum, tenutosi oggi a Palazzo Mezzanotte, sede…

(Adnkronos) – “Non può esistere una smart city senza che esistano cittadini smart: è nostro dovere coinvolgere e fare innovazione anche per le fasce più fragili della popolazione”. Così Layla Pavone, coordinatrice del board Innovazione tecnologica e Trasformazione digitale del Comune di Milano, intervenendo allo Young Innovators Business Forum, tenutosi oggi a Palazzo Mezzanotte, sede della Borsa di Milano. 

L’evento, organizzato da Angi e giunto alla sua seconda edizione, ha fornito l’occasione per fare il punto sulla situazione della città in termini di innovazione: “Come saprete, io rappresento una figura totalmente innovativa a Milano, una città che cerca sempre di innovare e di sperimentare anche attraverso la creazione di un board dell’innovazione, che lavora nei paradigmi dell’open innovation”, ha spiegato Pavone. Si tratta di “un tavolo di stakeholder esterni che collaborano con tutta l’amministrazione, a totale disposizione degli assessori, per portare tutto ciò che il mondo dell’ecosistema dell’innovazione può proporre, sempre mettendo al centro della nostra attività l’ascolto e il rispetto delle esigenze dei nostri cittadini”.  

“L’idea -ha sottolineato- è quella di considerare la città come un’azienda e come tale cercare di gestirla, con il fine ultimo di portare risultati e poter misurare l’impatto delle attività che vengono poste in essere. Milano è naturalmente il centro nevralgico dell’innovazione e i tanti progetti che stiamo sviluppando vogliono sottolineare anche come esista ancora, anche a livello nazionale, un digital divide culturale da ridurre”.  

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