(Adnkronos) – Il tempo in peggioramento concede una tregua a Lampedusa. Dopo i giorni della grande emergenza con il record di 112 approdi lo scorso 12 settembre da mezzanotte sono ‘appena’ 75 i migranti sbarcati. Nell’hotspot di contrada Imbriacola, arrivato a quota 7mila presenze, alle 19 c’erano poco più di 900 ospiti. Un terzo circa (267) minori, molti under-14. “E’ il problema maggiore proprio perché ci sono difficoltà nel trovare posti d’accoglienza in Italia. Sarebbe inutile spostarli in questo momento in centri più grandi dove potrebbe non essere garantita l’assistenza”, spiega Ignazio Schintu, vice segretario generale della Croce Rossa Italiana, che guardando ai giorni passati ammette: “Non ci aspettavamo numeri così alti ma la struttura ha retto”. E i numeri ufficiali non lasciano spazio a interpretazioni. Dall’11 al 17 settembre a Lampedusa sono approdati 11.560 migranti, con un picco di arrivi nei primi tre giorni della settimana: 1.997 lunedì 11 settembre, 4.829 martedì 12 settembre e 2.172 mercoledì 13 settembre.
Un flusso continuo con un vero e proprio tour de force degli uomini della Guardia costiera e della Guardia di finanza, impegnati in soccorsi e intercetti e dei poliziotti della questura di Agrigento alle prese con le operazioni di identificazione e fotosegnalamento nel centro di contrada Imbriacola. Arrivi e partenze sulla più grande delle Pelagie, dove la macchina dei trasferimenti, coordinata dalla Prefettura di Agrigento d’intesa con il Viminale, lavora senza sosta. Traghetti di linea, navi e voli per alleggerire la pressione sulla struttura gestita dallo scorso giugno dalla Croce Rossa. Dall’11 al 17 settembre sono stati 9.752 i migranti che si sono lasciati alle spalle l’isola, diretti a Porto Empedocle nella maggior parte dei casi (5.064), gli altri ripartiti tra Catania, Augusta, Pozzallo e Trapani.
Per far fronte all’ondata di arrivi la Cri ha aumentato il personale. “Ci auguriamo non si ripeta di nuovo ma nel caso i trasferimenti devono essere veloci. Cosa che è avvenuta fino a quell’evento critico (i 112 sbarchi del 12 settembre, ndr)”, spiega Schintu. Da lunedì scorso gli arrivi si sono attenuati: 49 in tre giorni con 1.965 persone arrivate (2.119 quelle trasferite nello stesso arco temporale) e ‘appena 75’ oggi a partire dalla mezzanotte. Il vento forte e il mare mosso bloccano i barchini. Ma non i trasferimenti. In 175 vedranno chiudersi in serata i cancelli dell’hotspot alle loro spalle: un volo li condurrà a Bergamo. Il molo Favaloro è deserto. Nessun arrivo in vista nelle prossime ore. Soccorritori, volontari e forze dell’ordine possono tirare un sospiro di sollievo. Almeno sino a lunedì prossimo.