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Michelin lascia la Formula E dopo otto stagioni

ROMA (ITALPRESS) – Partner fondatore della prima competizione al mondo per monoposto completamente elettriche ed investitore dell’ambizioso progetto dal 2013, Michelin è pronta a ritirarsi dall’ABB FIA Formula E World Championship al termine della stagione 2021/2022. Nel corso degli anni, il lavoro svolto dal Gruppo Michelin in stretta collaborazione con gli organizzatori, i team, i…

ROMA (ITALPRESS) – Partner fondatore della prima competizione al mondo per monoposto completamente elettriche ed investitore dell’ambizioso progetto dal 2013, Michelin è pronta a ritirarsi dall’ABB FIA Formula E World Championship al termine della stagione 2021/2022. Nel corso degli anni, il lavoro svolto dal Gruppo Michelin in stretta collaborazione con gli organizzatori, i team, i costruttori e la FIA (Federation International de l’Automobile), ha offerto un contributo concreto al successo di cui gode oggi la Formula E.
Durante queste otto stagioni, Michelin ha utilizzato la sua capacità di ricerca e la sua esperienza nel motorsport per innovare e validare i progressi tecnologici testati affrontando uno spettro di situazioni molto ampio. Dato che le gare si svolgono su circuiti cittadini normalmente aperti al traffico, le condizioni di guida ben si prestano ad essere direttamente confrontate con quelle vissute quotidianamente da ogni automobilista.
I progressi compiuti da Michelin nel corso del suo coinvolgimento nel campionato di Formula E, sono suddivisi in tre principali fasi.
Fin dall’inizio, quando il pneumatico racing MICHELIN Pilot Sport EV è stato svelato insieme alla prima monoposto elettrica di Formula E, presentava, al pari dei pneumatici stradali, un battistrada intagliato. La decisione di proporre una soluzione per i circuiti cittadini che somigliasse ad un pneumatico utilizzato nel quotidiano, piuttosto che ad una gomma “slick”, denota una chiara visione tecnologica.
Michelin ha voluto estendere ed ampliare i limiti dei pneumatici sia in termini di polivalenza che di longevità, riducendo contestualmente il numero di gomme che dovevano essere realizzate per ogni e-prix (un treno di pneumatici per monoposto, per ogni gara).
Nell’offrire le qualità prestazionali che ci si attendono da un pneumatico progettato per auto da corsa in grado di accelerare da 0-100km/h in meno di tre secondi (un tempo simile a quello delle monoposto di Formula 1), la somiglianza con le gomme stradali ha permesso a Michelin di testare e validare una serie di innovazioni nel mondo delle competizioni, per poi trasferirle ai pneumatici stradali in tempi record.
Nel 2015, appena un anno dopo aver introdotto la prima generazione di pneumatici per la Formula E, l’azienda francese ha lanciato il MICHELIN Pilot Sport 4, il cui disegno del battistrada risulta identico a quello della sua controparte racing. Un tempo di industrializzazione estremamente corto che ha rappresentato una prima assoluta nel campo dei trasferimenti tecnologici.
Determinata nello sfruttare il successo del MICHELIN Pilot Sport EV, Michelin ha rivolto la sua attenzione alla riduzione della resistenza al rotolamento, fattore che influenza in modo significativo l’autonomia e, di conseguenza, elemento di particolare importanza per le automobili elettriche.
Risultato di due anni di lavoro in ambito Ricerca & Sviluppo, il MICHELIN Pilot Sport EV2 è stato introdotto nella stagione 2016/2017 di Formula E, registrando una riduzione del 16% della resistenza al rotolamento rispetto al suo predecessore. Un miglioramento ottenuto senza intaccare le ottime performance del pneumatico.
Grazie al MICHELIN Pilot Sport EV2, le monoposto hanno potuto completare un giro aggiuntivo in gara, in termini di autonomia potenziale. La svolta tecnica è stata apprezzata da scuderie, piloti ed organizzatori.
La stagione 2018/2019 di Formula E ha visto l’introduzione delle nuove monoposto Gen2. Per equipaggiare vetture completamente rivisitate, oltre che più potenti, veloci e dalla maggiore autonomia, Michelin ha lavorato per alzare i limiti dei suoi pneumatici, riponendo particolare attenzione al peso della terza generazione di MICHELIN Pilot Sport EV.
Questo pneumatico, infatti, ha un peso fino a 2,5kg inferiore rispetto alla versione precedente. Il risparmio totale in termini di peso ammonta a 10kg per ogni treno di gomme, che corrisponde al peso di un singolo pneumatico anteriore!
Un miglioramento significativo che si traduce in: minor peso complessivo da trasportare da e verso i circuiti di gara, riduzione delle materie prime da riciclare.
Nell’E-Prix di Marrakech del 2019 – seconda tappa della stagione 2018/2019 – le nuove monoposto sono state tre secondi al giro più veloci rispetto ai crono registrati in Marocco nella stagione precedente, guidando in condizioni comparabili.
Progresso tecnologico a vantaggio dei pneumatici stradali Grazie alle tecnologie sviluppate in Formula E, Michelin è emersa come un costruttore di riferimento nel mercato dei pneumatici per veicoli elettrici.
Leader del nuovo segmento, Michelin è attualmente l’unico costruttore ad offrire al pubblico una scelta tra due diverse gamme di pneumatici sviluppate specificamente per i veicoli elettrici di nuova generazione.
Il MICHELIN ePrimacy è concepito per auto di medie e grandi dimensioni, mentre il MICHELIN Pilot Sport EV è stato progettato per le sportive elettriche ad alte prestazioni.
Più leggeri, efficienti dal punto di vista energetico e sicuri, i pneumatici stradali Michelin di nuova generazione devono le loro qualità e tecnologie alla Formula E.
Michelin considera il motorsport come un indispensabile banco di prova per accelerare lo sviluppo di nuove soluzioni sostenibili.
“Il motorsport consente al Gruppo di innovare, testare nuove idee, apprendere e trasmettere le competenze acquisite, valutando al tempo stesso le nuove tecnologie in condizioni estreme ed in tempi record – dice Matthieu Bonardel, direttore Michelin Motorsport -. Michelin Motorsport ricopre un ruolo essenziale nell’interazione che il Gruppo ha con partner e case automobilistiche alla ricerca di soluzioni ambiziose e concrete, orientate verso una mobilità sostenibile ed a basse emissioni di carbonio. Il coinvolgimento di Michelin nel motorsport consente di acquisire competenze specifiche che solo le competizioni di alto livello possono fornire e, contestualmente, permette di lavorare insieme a costruttori esigenti e partner impegnati in identiche sfide”.
“La versione stradale del MICHELIN Pilot Sport EV è la perfetta illustrazione di come il motorsport può favorire il trasferimento della conoscenza e accelerare lo sviluppo di nuove gamme destinate ai veicoli stradali – aggiunge -. Grazie ai suoi progressi, Michelin Motorsport contribuisce in modo determinante al raggiungimento delle ambizioni presentate all’interno della strategia «All Sustainable» del Gruppo, fornendo contestualmente un prezioso vantaggio competitivo”.
Anche se in procinto di ritirarsi dal campionato di Formula E, Michelin continua a vedere ed intendere il motorsport come un eccezionale laboratorio di sviluppo e innovazione.
Ad esempio, nelle ultime due stagioni Michelin ha aumentato al 40% la percent
uale media di materiali sostenibili utilizzati nella produzione dei suoi pneumatici per la Coppa del Mondo FIM MotoE.
Nel frattempo, Michelin sta lavorando al progetto MissionH24, che apre la strada a prototipi elettrici con celle a combustibile d’idrogeno, per competere nella 24 Ore di Le Mans dal 2025. Inoltre, recentemente è stato svelato un nuovo pneumatico appartenente a questo programma, composto al 53% da materie prime riciclate e rinnovabili.
In collaborazione con la casa di Zuffenhausen, Michelin ha equipaggiato la nuova Porsche 718 Cayman GT4 ePerformance da oltre 1.000 cavalli, con uno pneumatico contenente il 53% di materiali sostenibili. Porsche sta già utilizzando questi pneumatici per un demo-tour del modello che ha mostrato le sue doti anche nell’ultima edizione del Goodwood Festival of Speed, nel Regno Unito.
Entro il 2050, Michelin mira a produrre tutti i suoi pneumatici utilizzando esclusivamente materiali sostenibili. L’obiettivo intermedio, al 2030, è fissato al 40%.

– foto ufficio stampa Michelin –
(ITALPRESS).

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