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Mettetevi comodi: l’orrore della guerra nella storia di Serhiy

Reflection Di Valentyn Vasjanovyč (ha curato anche sceneggiatura, fotografia, montaggio). Il chirurgo ucraino Serhiy (Roman Lutskiy) viene catturato dalle forze militari russe durante la guerra del 2014 nel Donbass, nell’Ucraina orientale. Mentre è prigioniero assiste a spaventose scene di umiliazione, violenza e indifferenza verso la vita umana. Dopo il rilascio, tenta con fatica di tornare…

Reflection
Di Valentyn Vasjanovyč (ha curato anche sceneggiatura, fotografia, montaggio). Il chirurgo ucraino Serhiy (Roman Lutskiy) viene catturato dalle forze militari russe durante la guerra del 2014 nel Donbass, nell’Ucraina orientale. Mentre è prigioniero assiste a spaventose scene di umiliazione, violenza e indifferenza verso la vita umana. Dopo il rilascio, tenta con fatica di tornare alla quotidianità dedicandosi a ricostruire i rapporti con la figlia e l’ex moglie.

L’opera, presentata in concorso alla 78esima Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, tocca ancor di più visto il periodo che stiamo vivendo. L’orrore e la violenza disumana della guerra sono presenti anche nel film precedente di Vasjanovyč, “Atlantis”.
Licorice pizza
Scritto e diretto da Paul Thomas Anderson, è ambientato nel 1973 e racconta del cammino infido del primo amore tra Alana (interpretata da Alana Hakim, chitarrista della band Haim) e Gary (Cooper Hoffman, figlio di Philip Seymour) che crescono, corrono e si innamorano nella San Fernando Valley. In questo racconto per immagini, accompagnato da brani indimenticabili di David Bowie, Paul McCartney, Nina Simone, The Doors, Anderson ha voluto un cast stellare: fanno compagnia ai giovanissimi e carismatici debuttanti, in ruoli cameo memorabili, il due volte Premio Oscar Sean Penn, il regista e attore Bradley Cooper, Tom Waits e Benny Safdie.
Corro da te
Regia di Riccardo Milani, abile nel trattare argomenti delicati, anche importanti sul piano sociale – strettamente connesso a quello personale – come in questo caso. Basato su “Tout le Monde Debout” scritto e diretto da Franck Dubosc in collaborazione con Gaumont, «“Corro da te” credo sia soprattutto una storia d’amore», ha voluto rimarcare l’ideatore di “Come un gatto in tangenziale” continuando «una commedia romantica e divertente che incontra la durezza della disabilità. Un film che racconta la civiltà del nostro tempo, che purtroppo spesso si esprime attraverso un modello di società che seleziona e coltiva la bellezza fisica, aspirando ad una comunità in cui sono tutti belli e tutti in salute. E quando salute e bellezza vengono meno si rimane fuori. Una civiltà, quindi, che seleziona, ma nella quale continuo a pensare che, in fondo ad ognuno di noi, anche nella persona peggiore, quella che ci sembra la meno sensibile e irrecuperabile, esiste ancora una scintilla di umanità, di sensibilità, che l’occasione giusta può far riemergere e rifiorire».
Bello, sportivo, single incallito e seduttore seriale, Gianni (Pierfrancesco Favino) è un 49enne in carriera a capo di un importante brand di scarpe da running che vanta tra i suoi testimonial i più grandi atleti del momento. Gli piace conquistare giovani donne. Per una serie di circostanze arriva a fingere di essere costretto su una sedia a rotelle; quando incontra Chiara (Miriam Leone), una donna solare e dinamica, musicista per lavoro e tennista per passione nonostante l’incidente che l’ha resa paraplegica, inizia a mettere in discussione la sua visione nei confronti dei disabili, oltre che i propri sentimenti… Completano il cast di qualità Piera Degli Esposti, Pilar Fogliati, Vanessa Scalera, Pietro Sermonti.

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