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Mesagne, è africana e le negano l’affitto: la denuncia di un amico attraverso i social network

Lavora, cerca una casa in affitto e quando ne trova una non le viene concessa perché è di colore. Questa l’incredibile vicenda successa ad Amina (nome di fantasia), donna straniera residente a Mesagne, in provincia di Brindisi. La cittadina è un luogo amato e apprezzato da tantissimi turisti, provenienti anche dalle città vicine, che riconoscono…

Lavora, cerca una casa in affitto e quando ne trova una non le viene concessa perché è di colore. Questa l’incredibile vicenda successa ad Amina (nome di fantasia), donna straniera residente a Mesagne, in provincia di Brindisi. La cittadina è un luogo amato e apprezzato da tantissimi turisti, provenienti anche dalle città vicine, che riconoscono in Mesagne un posto tranquillo e moderno, caratteristiche in totale antitesi con l’episodio razzista accaduto ad Amina.

La donna, alla disperata ricerca di una casa e tramite consiglio di un amico, avrebbe chiamato una donna che avrebbe un immobile in affitto nel paese. La gioia per aver trovato un’abitazione adatta alle sue esigenze ha lasciato però ben presto spazio allo sconforto. Inizialmente la proprietaria dell’appartamento era tanto felice quanto Amina per aver trovato qualcuno interessato e ha confermato alla stessa la disponibilità della casa. Subito dopo averle detto le proprie origini straniere, però, la donna si è sentita dire che l’appartamento era già stato preso. Una scusa evidente, quindi, dettata molto probabilmente da stereotipi e preconcetti.

Per esserne certa Amina si è messa d’accordo con un suo amico, che come lui stesso racconta su Facebook avrebbe chiamato la proprietaria della casa. Si è finto un professionista alla ricerca di una casa a Mesagne e dall’altra parte del telefono si è sentito dire che l’abitazione era «liberissima». A quel punto l’uomo ha deciso di rendere noto l’episodio sui social, dove il post ha velocemente fatto il giro del web. «La mia amica africana – si legge a conclusione del post – lavora a Mesagne, è ben voluta da chi la conosce, datore di lavoro compreso. È una grande lavoratrice, pulita, ordinata e rispettosa di tutto e di tutti oltre che educatissima. Cerca ancora casa! A proposito, se cercate casa a Mesagne posso passarvi quel numero di telefono – scrive l’uomo con ironia – l’importante è che non siate africani».

Non è la prima volta che nel paese in provincia di Brindisi accadono episodi xenofobi o razzisti. Lo scorso marzo a Mesagne erano infatti comparse in via Giuseppe Verdi delle svastiche e delle scritte neonaziste, su cui sta ancora indagando la Polizia di Stato. Per la verità negli anni passati si erano già notate delle svastiche in città. Una volta sui muri della chiesa dell’Immacolata un’altra volta sull’ingresso della sede di un partito politico. Simboli che inneggiano alla cultura dell’odio, del razzismo.

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