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Meloni diffida media a non pubblicare foto o pedinare la figlia

(Adnkronos) - Giorgia Meloni e Andrea Giambruno invitano ogni mezzo di informazione "pubblico o privato, cartaceo o online - agenzie di stampa, editori, quotidiani, rotocalchi, riviste, magazine, periodici, settimanali - a evitare in qualunque modo e con qualunque mezzo di pubblicare o divulgare immagini che ritraggano la figlia minore; e ad astenersi altresì dal pedinarla,…

(Adnkronos) – Giorgia Meloni e Andrea Giambruno invitano ogni mezzo di informazione “pubblico o privato, cartaceo o online – agenzie di stampa, editori, quotidiani, rotocalchi, riviste, magazine, periodici, settimanali – a evitare in qualunque modo e con qualunque mezzo di pubblicare o divulgare immagini che ritraggano la figlia minore; e ad astenersi altresì dal pedinarla, accerchiarla e intimorirla con presenze inopportune; nonché, infine, dal rendere pubblici e riconoscibili, anche visivamente, nomi, indirizzi e recapiti dei luoghi abitualmente frequentati dalla minore (casa, scuola, centri sportivi e ricreativi e altro), come già incautamente illegittimamente accaduto in queste ore”. E’ quanto si legge in una nota di diffida inviata dall’avvocato Annamaria Bernardini De Pace. 

La diffida viene inviata “nel rispetto dell’attuale normativa comunitaria in materia di privacy (Gdpr – Regolamento UE 2016/679), così come interpretata dal Garante per la Protezione dei Dati Personali italiano, nonché dell’art. 2 della Carta di Treviso, che impone la garanzia de ‘l’anonimato, la riservatezza, la protezione dei dati personali e dell’immagine del minorenne in qualsiasi veste coinvolto in fatti di cronaca, anche non aventi rilevanza penale ma lesivi della sua personalità’; e che vieta la pubblicazione di ogni e qualsiasi informazione o dato che possa permettere l’identificazione del bambino, quali, per esempio, ‘l’indirizzo dell’abitazione o della residenza, la scuola, le associazioni, le comunità fisiche e virtuali, i luoghi di culto frequentati e qualsiasi altra indicazione o elemento di riconoscimento'”. 

“Chiunque disattenderà questi moniti – viene rilevato – andrà incontro alle inevitabili conseguenze legge in tutte le opportune sedi, giudiziarie e disciplinari”. 

 

 

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