(Adnkronos) – “Questo mondiale è imprevedibile ed è anche il bello delle corse, ma sulla carta credo che Bagnaia sia il favorito, perché a parte tutto mi sembra il più completo. Bezzecchi è molto forte ma alla distanza credo che Bagnaia verrà fuori e anche la Ducati lavorerà sicuramente per far si che il Team ufficiale riesca a prevalere”. E’ questa l’analisi del mondiale di MotoGp di quest’anno dell’ex pilota Marco Melandri all’Adnkronos e sulle possibilità di successo dei piloti italiani con Pecco Bagnaia e Marco Bezzecchi in vetta alla classifica piloti distanziati di un solo punto. Melandri è stato Campione del mondo della classe 250 nel 2002, è primatista italiano di vittorie nel Campionato mondiale Superbike, con 22 successi.
“Pecco Bagnaia potrà essere il nuovo Valentino Rossi? Non credo possa esserlo, di Valentino ce ne è uno ogni 50 anni forse. Bagnaia, anche se dovesse vincere tanto quanto Valentino, per me non potrà mai raggiungere il carisma, la personalità e il seguito di Rossi”, ha aggiunto l’ex pilota ospite di un evento b2b organizzato da Sks365 per la presentazione del nuovo concept store della rete negozi a Roma. “Se ogni tanto scommetto? Si a volte con gli amici. Mi piace farlo su quello che secondo me può essere l’outsider, veramente come un gioco e solo attraverso il gioco legale e responsabile”, ha sottolineato Melandri.
“Il ritorno di Marquez? Il corpo non dimentica e gli ultimi tre anni sono stati davvero tosti per lui. Abbiamo visto anche le debolezze della moto quando lui è mancato. Con lui non al 100% la Honda non riesce a sopperire alle mancanze della moto. Lui prova a fare del suo meglio e comunque riesce sempre a far divertire, con lui la gara è sempre imprevedibile. Poi speriamo non faccia più cavolate come in Portogallo. Spero che abbia lasciato un segno in lui per darsi una calmata su quel tipo di eventi, ma il fatto che lui ci provi sempre ti lascia con il dubbio di quello che potrà succedere, altrimenti le gare rischiano di essere troppo prevedibili. Vinales e Bagnaia Credo non sia stata colpa di nessuno dei due. Si sono trovati entrambi al momento sbagliato nel posto sbagliato. Non ho visto cattiveria o errori da parte di nessuno dei due ma solo sfortuna”.
Melandri ha parlato anche della nuova formula, stile F1, con le gare sprint. “A me piace vedere le gare e quindi preferisco guardare una gara che un turno di prove. La cosa bella è che in una gara più corta vedi a volte dei valori diversi, perché non devono risparmiare benzina e quindi alcune moto riescono ad esser più veloci e qualche pilota, che è molto veloce su 4-5 giri, riesce ad esprimersi meglio rispetto alla gara di domenica. Quindi secondo me è positivo, la gara in se’ inoltre non credo sia pericolosa ma è l’attitudine dei piloti a stare davanti subito a creare le difficoltà. Ora i piloti stanno iniziando a conoscerla e a prendere le misure”. Una volta smesso con le corse Melandri si è dedicato a diversi interessi. “Io ora sono sempre nell’ambiente delle moto, lavoro con delle aziende tecniche, una di caschi e una di freni, faccio gare di enduro con le bici elettriche le mountain bike per divertimento e ho altre attività al di fuori delle moto”, ha concluso l’ex pilota.