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Medusa tropicale nelle acque della Puglia: catturato a Rodi Garganico il cosiddetto “bottone blu del mare”

Un esemplare di medusa tropicale Porpita porpita, conosciuta anche come "bottone blu del mare" è stata avvistata nei mari della Puglia. A catturarlo sono stati, ieri, alcuni bagnanti del lido del Sole a Rodi Garganico. «È il primo avvistamento che avviene in maniera documentata dopo quello del 19 ottobre 2018 a sei miglia al largo…
Foto dal sito sportellodeidiritti.org/

Un esemplare di medusa tropicale Porpita porpita, conosciuta anche come “bottone blu del mare” è stata avvistata nei mari della Puglia. A catturarlo sono stati, ieri, alcuni bagnanti del lido del Sole a Rodi Garganico.

«È il primo avvistamento che avviene in maniera documentata dopo quello del 19 ottobre 2018 a sei miglia al largo di Otranto, secondo l’Institute for Marine and Coastal Research of the University of Dubrovnik», ricorda lo Sportello dei diritti, associazione che si occupa della difesa dei diritti dei cittadini.

«La Porpita porpita è un organismo raro nel Mediterraneo: ha una grandezza che varia tra i 0,5 e i 2 cm, un colore blu brillante, con il corpo centrale molto simile all’iride di un occhio, è dotato di tentacoli sottilissimi e ramificati e si lascia trasportare dalle correnti marine, non avendo la capacità, al pari di tutti gli altri esseri planctonici, meduse incluse, di nuotare contro corrente», prosegue. «Appartiene alla famiglia delle meduse, ma in realtà è un idrozoo coloniale della famiglia Porpitidae, una colonia di polipi, zooidi, che si organizzano formando una struttura rotondeggiante, chitinosa, chiamata pneumatoforo. La straordinarietà dello pneumatoforo, è di esser composto da piccolissime camere d’aria collegate tra loro che incamerano e rilasciano aria in modo da poter far affondare o galleggiare l’animale. Intorno a questo disco chitinoso si possono ammirare i tentacoli blu armati di nematocisti, piccole cellule che contengono dardi urticanti», va avanti.

«Come le sue Vellelle, le più strette parenti, anche la Porpita porpita attacca le prede che stordisce con un veleno urticante. Il suo potere urticante è però molto basso, soprattutto per gli esseri umani. Quando la si sfiora o la prende con le mani, basta poi stare attenti a lavarle per bene e non toccare parti sensibili come palpebre, occhi e bocca», conclude lo Sportello dei diritti.

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