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Maturità 2023, per ‘toto-tema’ studenti scommettono su D’Annunzio e Pirandello

(Adnkronos) - D’Annunzio (mai proposto nel nuovo secolo) e Pirandello (assente da vent’anni) sarebbero gli autori in pole position, secondo gli studenti, per la Maturità 2023. Ma i maturandi non si limitano a scommettere sugli autori su cui potrebbero vertere le tracce di analisi del testo, ma provano anche a ipotizzare temi di attualità o…

(Adnkronos) – D’Annunzio (mai proposto nel nuovo secolo) e Pirandello (assente da vent’anni) sarebbero gli autori in pole position, secondo gli studenti, per la Maturità 2023. Ma i maturandi non si limitano a scommettere sugli autori su cui potrebbero vertere le tracce di analisi del testo, ma provano anche a ipotizzare temi di attualità o fatti storici i cui anniversari potrebbero indirizzare le altre tracce d’esame, ovvero il tema d’attualità oppure l’analisi e produzione di un testo argomentativo. Qui la guerra in Ucraina, l’intelligenza artificiale, la caduta del Fascismo insieme all’entrata in vigore della Costituzione sembrano godere dei maggiori favori del pronostico. A raccogliere la voce di 1.000 di loro, come sempre, il portale Skuola.net. 

Si parte dalla categoria che tradizionalmente attrae maggiormente le attenzioni degli “scommettitori”: l’autore protagonista dell’analisi del testo. La rosa di possibilità è davvero ampia, includendo la prosa e la poesia dall’Unità d’Italia in poi (quindi dalla fine dell’800 a tutto il ‘900). Ma, pur passando gli anni e cambiando le modalità di svolgimento della prova, i favoriti sono sempre loro: per gli autori a cavallo tra ‘800 e ‘900 Gabriele D’Annunzio (che da solo raccoglie il 44% dei voti), per il ‘900 Luigi Pirandello (leader della speciale classifica con il 28% dei consensi). 

Poche le alternative di rilievo. Tra gli autori ottocenteschi, al secondo posto – con il 23% dei voti – troviamo Giovanni Verga; terza piazza per Alessandro Manzoni (14%), che nonostante la ricorrenza dei 150 anni dalla morte, non vede aumentare granché le sue quotazioni rispetto a quanto fatto in passato. Tra gli autori novecenteschi, invece, in seconda posizione c’è un’opzione sempre molto gettonata: Italo Svevo, che ottiene il 25% delle preferenze; mentre al terzo posto c’è Italo Calvino che, forte dell’eco mediatica suscitata dalle celebrazioni per il Centenario dalla nascita, arriva al 18%, andando ben oltre il suo riscontro storico.  

Mentre per la poesia, come di consueto, si conferma in testa Giovanni Pascoli (con il 19% delle preferenze), seguito dal tandem Giuseppe Ungaretti e Giacomo Leopardi (entrambi al 14%). Si ferma ai piedi del podio la corsa di un altro habitué della Maturità: Eugenio Montale, con il 12% dei voti. E se, come accaduto spesso, specie nell’ultimo decennio, dovesse uscire un autore contemporaneo o addirittura “sconosciuto”? E’ un’eventualità che non sorprenderebbe più di tanto i maturandi, visto che oltre 1 su 3 lo vede come uno scenario altamente probabile e un altro terzo abbondante (38%) non lo esclude a priori. Sicuramente stupirebbe di più la presenza di un autore donna, evento più volte paventato ma mai accaduto: solo 3 studenti su 10 lo hanno messo in preventivo. 

Ma lo scritto di Italiano è anche sinonimo di date storiche, avvenimenti memorabili e attualità. Su questo, le previsioni degli studenti appaiono particolarmente influenzate dai programmi scolastici e dagli argomenti più dibattuti sui media. Per quanto riguarda le ricorrenze, in tanti si aspettano una traccia sugli 80 anni dalla caduta del Fascismo (il 25 luglio 1943): a scommettere sul fatto che la troveranno tra le proposte del Ministero è il 34% dei maturandi. Ben piazzata anche una traccia sui 75 anni dall’entrata in vigore della Costituzione Italiana (1° gennaio 1948): la inserisce nella rosa il 16% del campione.  

Non vanno, però, dimenticati gli 80 anni dalla campagna di Russia (durante la II Guerra Mondiale), menzionati dal 9% dei maturandi. Così come non mancano le sorprese: è il caso dei 60 anni del famoso “I have a dream” di Martin Luther King – pronunciato durante un comizio tenuto a Washington nell’agosto del ‘63 – che, parimenti allo spunto precedente, raccoglie il 9% delle indicazioni, salendo sul podio. 

Anche sul fronte degli anniversari legati a personaggi famosi si ripropone lo stretto legame tra argomenti affrontati in classe e tracce d’esame. Si afferma la storia, con i 70 anni della morte di Stalin (21%). In subordine, si vira sull’arte, con i 50 anni della morte di Pablo Picasso (12%) o sulla politica internazionale, con i 10 anni dalla morte di Mandela (11%). Confermando uno spiccato interesse degli studenti per il tema dei diritti. 

Infine l’attualità, che ha sempre uno spazio riservato tra le tracce di prima prova. Qui la traccia maggiormente candidata appare quasi scontata: è la guerra in Ucraina con tutte le sue articolazioni e conseguenze, su cui punta la propria pedina 1 maturando su 4. A seguire, ci si aspetta una riflessione sulle nuove frontiere del digitale, dal Metaverso a ChatGPT: la indica il 10%. Oppure, qualcosa sulla morte della Regina Elisabetta II e la successione al trono d’Inghilterra di Re Carlo III (8%). In calo, ma comunque tenuta in pista, il tema sul Covid e sul post pandemia (anche questo ottiene l’8% dei voti). 

“Lo scorso anno il totoesame degli studenti puntò su autori come Verga, Pirandello, Pascoli e Ungaretti. E l’allora ministro Bianchi sembrò quasi ascoltare questa richiesta popolare selezionando proprio due testi di Verga e Pascoli per le tracce di analisi del testo. Vedremo se anche quest’anno il ministro Valditara si orienterà su nomi ben noti e trattati in classe, perché posti alla fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, oppure si orienterà verso proposte più contemporanee e meno battute. Le dichiarazioni degli ultimi mesi sembrano portare verso una conferma della linea adottata dal suo predecessore. Di sicuro va ‘tenuta d’occhio’ la nostra Costituzione: negli ultimi vent’anni, ogni qual volta c’era un anniversario che la riguardava, è spesso stata spunto per una traccia di Maturità. Qualsiasi siano le scelte del ministro, però, l’importante è che, mai come in questo periodo post-pandemia, si punti su autori e argomenti alla portata di tutti gli studenti”, così Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net.  

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