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Mattarella rinuncia a 60mila euro

Anche per questo secondo mandato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiesto al Ministero dell’economia e finanze di ridurre il suo assegno personale, stabilito per legge, in misura pari al trattamento pensionistico che riceve dall’Inps per i suoi anni da professore universitario. Lo fa sapere il Quirinale in una nota precisando che la prevista…

Anche per questo secondo mandato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiesto al Ministero dell’economia e finanze di ridurre il suo assegno personale, stabilito per legge, in misura pari al trattamento pensionistico che riceve dall’Inps per i suoi anni da professore universitario. Lo fa sapere il Quirinale in una nota precisando che la prevista somma annuale di 239.182 euro lordi viene ridotta di circa 60 mila euro, portando l’importo lordo annuo da percepire a 179.835,84 euro.

Contestualmente il Presidente Mattarella ha confermato la rinuncia anche per il nuovo settennato all’adeguamento dell’assegno personale all’indice dei prezzi al consumo (adeguamento Istat) che avrebbe comportato un aumento di circa 16 mila euro.
Infine, in base alle norme vigenti, il Presidente della Repubblica non percepisce (né percepirà in futuro) il pagamento della pensione, ovvero del vitalizio, come ex parlamentare.
Una sobrietà che era già stata affermata durante i primi sette anni al Colle e che non riguarda soltanto l’indennità di mandato e caratterizza proprio lo stile di vita del Capo dello Stato. Infatti, pochi mesi fa, in vista della cessazione dalla carica, Mattarella aveva fatto una ricognizione per prendere in affitto un appartamento di certo non lussuoso dove si sarebbe trasferito una volta che ci fosse stato il passaggio di consegne al Quirinale con il successore. Inoltre, Mattarella prima di essere eletto per la prima volta presidente della Repubblica nel 2015 viveva nella foresteria della Corte costituzionale: una dependance che la Consulta mette a disposizione dei giudici del collegio che non risiedono a Roma.
Con questo tangibile segno, Mattarella evidenzia che anche chi assume cariche politiche può rinunciare ad una serie di privilegi e può farlo con altrettanta sobrietà e non cavalcando onde populiste che hanno come unico scopo quello di delegittimare la classe politica.
Ancora una volta, così come ha fatto un mese e pochi giorni fa quando, di fronte allo stallo del Parlamento e dei grandi elettori, ha detto che «Non si sarebbe sottratto» alla responsabilità di rappresentare il Paese per altri sette anni, il Presidente ha dimostrato un rispetto delle Istituzioni che non è patrimonio di tutti, ma con il suo esempio potrebbe diventare lo stile di molti esponenti politici.

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